"America, sulle armi è tempo di agire"
«Parlare per me è molto difficile, ma devo dire una cosa importante».
L’ex deputata statunitense Gabrielle Giffords ha iniziato con queste parole il suo intervento dello scorso 30 gennaio, quando si è presentata inaspettatamente a un’audizione della commissione Giustizia del Senato, che iniziava quel giorno la discussione di una nuova legge per il controllo delle armi.
La Giffords è sopravvissuta a un attentato durante un suo comizio l’8 gennaio 2011 a Tucson (Arizona), dopo essere stata per molto tempo in pericolo di vita. Ancora oggi ha difficoltà nell'articolare con chiarezza i pensieri e le parole, eppure non ha voluto mancare questo appuntamento, dove ha pronunciato un breve intervento per sostenere l’importanza di fare qualcosa per fermare la violenza provocata dall’uso delle armi da fuoco in America.
Il suo discorso era scritto su un foglietto, la cui foto ha fatto il giro del mondo, perchè testimonia proprio la difficoltà della Giffords a leggere e a parlare.
«La violenza è un problema, troppi bambini sono morti, troppi. Ed è giunto il momento di cambiare. Dovete agire subito per il futuro dei nostri figli, siate coraggiosi. Gli americani contano su di voi».
Come ci racconta qui Il Post, il tema della vendita e dell’uso delle armi sarà al centro del dibattito del Congresso.
Dopo la strage di Newtown del 14 dicembre scorso, l’amministrazione Obama ha firmato una serie di ordini esecutivi – senza aspettare l’azione del Congresso - che dovrebbero limitare la diffusione delle armi da fuoco. Ma per le grandi questioni, come quelle riguardanti i fucili d’assalto e le munizioni di grosso calibro, sarà necessaria una legge approvata dal Congresso.
E Obama sa che sarà tutt'altro che facile raggiungere questo obiettivo.