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"America, sulle armi è tempo di agire"

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«Parlare per me è molto difficile, ma devo dire una cosa importante». L’ex deputata statunitense Gabrielle Giffords ha iniziato con queste parole il suo intervento dello scorso 30 gennaio , quando si è presentata inaspettatamente a un’audizione della commissione Giustizia del Senato, che iniziava quel giorno la discussione di una nuova legge per il controllo delle armi . La Giffords è sopravvissuta a un attentato durante un suo comizio l’8 gennaio 2011 a Tucson (Arizona), dopo essere stata per molto tempo in pericolo di vita . Ancora oggi ha difficoltà nell'articolare con chiarezza i pensieri e le parole, eppure non ha voluto mancare questo appuntamento, dove ha pronunciato un breve intervento per sostenere l’importanza di fare qualcosa per fermare la violenza provocata dall’uso delle armi da fuoco in America. Il suo discorso era scritto su un foglietto, la cui foto ha fatto il giro del mondo, perchè testimonia proprio la difficoltà della Giffords a leggere e a parlare.

"America, proteggiamo i nostri figli"

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"Proteggere i nostri figli è il primo compito di una società e non è un tema che può dividerci. Io amo il mio Paese e voglio che tutti siano felici e si sentano sicuri". Con queste parole ieri Barack Obama ha presentato i suoi progetti per contrastare la violenza in America generata dal facile accesso alle armi. 23 decreti, che vanno dal bando sulle armi automatiche ai caricatori di proiettili, passando per l'obbligo di controlli sull'identità e sui precedenti degli acquirenti di armi. Un mix di misure immediatamente esecutive e altre che, per diventarlo, dovranno passare dal voto del Congresso, fortemente a rischio per la presenza della influentissima lobby (trasversale) delle armi . Obama lo sa bene. "Queste saranno riforme difficili", ha detto ieri. "Si opporranno lobbisti e politici, che non vogliono perdere consensi e guadagni. Dietro le quinte opereranno perché nulla cambi. Rispetto le nostre forti tradizioni sul possesso delle armi, ma

"America, dobbiamo cambiare"

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Mario Tama/Getty Images - dal sito de Il Post Domenica sera Barack Obama è stato a Newtown, Connecticut. Ha partecipato alla veglia che ha ricordato i 20 bambini e i 6 adulti uccisi nella scuola di Sandy Hook da Adam Lanz a, un ragazzo di vent’anni originario del New Hampshire (noi ne abbiamo parlato qui , mentre le ultime notizie sull'inchiesta le potete leggere qui ). Nel corso del suo intervento, Obama ha voluto affrontare il grande tema in discussione in questi giorni in America, rispetto alla facilità a procurarsi delle armi , anche a causa della potentissima lobby delle armi stesse, che è sempre riuscita, finora, a impedire qualunque decisione sull'introduzione di limiti alla vendita. Obama ha iniziato il suo discorso più da papà, che da Presidente, parlando dei bambini, e delle responsabilità degli adulti nei loro confronti ... ogni genitore sa che non c’è niente che non faremmo per proteggere i nostri figli dal male. E tuttavia, sappiamo che con il loro p