Il lavoro, l'Ilva, i giovani


Cresce ancora la disoccupazione in Italia.

Siamo, secondo i dati diffusi ieri dall'Istat, all'11,1%, il tasso più alto da gennaio del 2004, cioè da quando è iniziata la serie mensile di rilevazione. E ancora più preoccupanti sono i dati relativi all'occupazione giovanile, con il tasso relativo ai 15-24 anni arrivato al livello del 36,5%.

Sono 2 milioni e 870 mila i senza lavoro, con una crescita della disoccupazione sia per il dato relativo agli uomini che per quello relativo alle donne. Record anche di precari: 2,9 milioni: nel terzo trimestre i dipendenti a termine sono 2 milioni 447 mila a cui si aggiungono 430 mila collaboratori.


Intanto ieri il Consiglio dei ministri, al termine di una lunghissima riunione, ha approvato un decreto legge per l'Ilva di Taranto, con l'obiettivo di lavorare al risanamento del grande stabilimento siderurgico, senza che i 5.000 lavoratori stiano a casa e perdano il posto.

Il decreto cerca quindi di non porre la drammatica alternativa della scelta tra un lavoro o la salute, che ha caratterizzato, purtroppo, tutta la storia di questo stabilimento pugliese.


E, per concludere questo post, uniamo il tema del lavoro con quello dell'Ilva, ricordando Francesco Zaccaria, l'operaio dell'Ilva disperso in seguito alla tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento mercoledì scorso.

Il suo corpo è stato recuperato ieri mattina, ancora all'interno della cabina della gru, finita in mare due giorni fa e ritrovata a 24 metri di profondità, ricoperta da un grosso strato di fango.

Francesco Zaccaria aveva solo 29 anni e da pochi giorni era andato a convivere con la sua fidanzata.

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