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Il lavoro, l'Ilva, i giovani

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Cresce ancora la disoccupazione in Italia. Siamo, secondo i dati diffusi ieri dall'Istat, all'11,1%, il tasso più alto da gennaio del 2004, cioè da quando è iniziata la serie mensile di rilevazione. E ancora più preoccupanti sono i dati relativi all'occupazione giovanile, con il tasso relativo ai 15-24 anni arrivato al livello del 36,5%. Sono 2 milioni e 870 mila i senza lavoro , con una crescita della disoccupazione sia per il dato relativo agli uomini che per quello relativo alle donne. Record anche di precari: 2,9 milioni: nel terzo trimestre i dipendenti a termine sono 2 milioni 447 mila a cui si aggiungono 430 mila collaboratori. Intanto ieri il Consiglio dei ministri, al termine di una lunghissima riunione, ha approvato un decreto legge per l'Ilva di Taranto, con l'obiettivo di lavorare al risanamento del grande stabilimento siderurgico, senza che i 5.000 lavoratori stiano a casa e perdano il posto. Il decreto cerca quindi di non porre la dramm

Ilva di Taranto: diritto alla salute, diritto al lavoro

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Sette ordini di custodia cautelare, ieri, da parte della procura di Taranto. Intorno all’ILVA si sarebbe sviluppato un giro di tangenti, con complicità ad alto livello per nascondere o sottostimare volutamente l’inquinamento prodotto dallo stabilimento. Oltre alle ordinanze di custodia cautelare, il tribunale ha ordinato il sequestro di grandi quantità di materiale nello stabilimento . Si tratta di prodotti di acciaio commercializzati dalla società durante il periodo di stop che le era stato imposto in estate, e quindi ritenuto dai pm come frutto di “attività illecite”. La risposta della società, purtroppo, non si è fatta attendere; ha annunciato ai sindacati la chiusura immediata e incondizionata dell’area per il cosiddetto trattamento a freddo dei materiali, con immediata disattivazione dei badge ai lavoratori. Che oggi hanno organizzato forme di protesta, compresa l'occupazione degli uffici della direzione dell'azienda. Il Governo ha convocato per giovedì tut

Ilva di Taranto, le cifre di una tragedia

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Si attendeva una bufera, è arrivato un ciclone. Scrive così, oggi, La Stampa, nel commentare le 101 pagine del Rapporto Sentieri, commissionato dall’Istituto superiore di Sanità e relative agli effetti dell'inquinamento dell'Ilva sulla popolazione di Taranto, presentate ieri dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi. Il rapporto si riferisce al periodo 2003-2009, e le cifre sono da brividi : +14% di mortalità per gli uomini e +8% per le donne per tutte le cause rispetto alla media in Puglia. Per gli uomini +14% per tutti i tumori, +14% per le malattie circolatorie, +17% per quelle respiratorie, +33% per i tumori polmonari, +419% per i mesoteliomi pleurici. Per le donne invece, +13% per tutti i tumori, +4% per le malattie circolatorie, +30% per i tumori polmonari, +211% per il mesotelioma pleurico. E per i bambini si registra un incremento del 20% della mortalità nel primo anno di vita rispetto alla media pugliese, che diventa 30-50% per la contrazione di malattie di

L'Ilva di Taranto, il lavoro e la salute

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Continuano anche oggi le proteste degli operai dell'Ilva di Taranto. Ieri, il giudice per le indagini preliminari di Taranto, Patrizia Todisco, con due ordinanze ha stabilito il stabilendo il sequestro di sei impianti e la custodia cautelare agli arresti domiciliari di otto indagati . Perché, ha scritto il gip, l'impianto è stato causa e continua ad esserlo di «malattia e morte» e perché «chi gestiva e gestisce l'Ilva ha continuato in tale attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza». L'Ilva di Taranto , da anni al centro di polemiche e proteste per via delle emissioni dei suoi impianti, è una delle più grandi acciaierie d'Europa. Si estende per 15.000.000 metri quadrati tra la via Appia e il mare e fornisce quasi la metà dei 26 milioni di tonnellate di acciaio prodotti ogni anno dall'Italia. Attualmente i dipendenti che l'Ilva occupa direttamente – senza dunque contare qu