«Maipiucomplici»



Torniamo a riflettere, dopo il post di ieri, sulle guerra alle donne.

«Donne morte ammazzate da mariti, fidanzati, amanti e conviventi. Uomini killer che vengono protetti da alibi concettuali, linguistici. Giustificati. «Ha ucciso dopo un raptus, ha ucciso per gelosia, ha ucciso perché aveva paura di essere lasciato». 

 «La vittima non esiste mai: il maschio assassino,
ancora una volta, è il protagonista». 

A Torino oggi e domani l’incontro organizzato da «Se non ora quando» per porre fine a una guerra che dall’inizio dell’anno conta già 92 vittime.

Ce lo racconta il quotidiano L'Unità

Novantadue vittime in Italia dall'inizio dell’anno. Sono numeri da guerra. Perché la guerra è in atto ed è un conflitto di genere. Per questo, oggi e domani, le donne di «Se non ora quando» si ritrovano a Torino. Il titolo di questa nuova iniziativa è «Maipiucomplici», scritto così tutto di seguito, un concetto da dire in fretta, memorizzare in un attimo. Un titolo, una campagna lanciata da Snoq a maggio dopo il massacro di Vanessa Scialfa, vent’anni, uccisa dal fidanzato dopo una banale lite.

Spiegano: «Vogliamo affrontare il tema con un nuovo punto di vista, con parole nuove, per superare la dimensione immediata e drammatica della testimonianza. L’intento è provare a raccontare le forme della complicità con la violenza e cercarne le ragioni, ma anche per approfondire - insieme ai Comitati Territoriali Snoq ed alle associazioni che operano nel settore - gli aspetti giuridici, sociali ed economici relativi al contrasto della violenza e al sostegno delle vittime». 

Due giorni per riflettere, per lanciare una denuncia forte. Gli appuntamenti sono fissati per stasera presso le Officine Grandi Riparazioni (corso Castelfidardo 22). Un incontro aperto a tutti in cui si mescolano linguaggi diversi e in cui sarà rappresentata la prima della nuova pièce teatrale di Cristina Comencini L’amavo più della sua vita con gli attori Irene Petris e Edoardo Natoli. La regia è curata da Paola Rota del Teatro Stabile di Torino. Tra gli interventi anche quello della scrittrice Silvia Avallone con il suo racconto inedito La telefonata della danzatrice coreografa Simona Bertozzi e un video La parola ai giovani a cura di Stefanella Campana e Elisabetta Gatto (realizzato da IK Produzioni).

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DoppiaM

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