Le donne che scuotono il Pd
Sulla pagine di questo blog abbiamo parlato spesso
di etica della politica.
di etica della politica.
L'abbiamo fatto anche criticando fortemente alcune vicende che hanno riguardato esponenti del partito Democratico come Luigi Lusi e Filippo Penati. Ieri, sulle pagine di Repubblica, Concita De Gregorio ha ricordato che nel Partito Democratico ci sono persone che della lotta hai privilegi, al malaffare ne hanno fatto bandiere politiche. Molto spesso a rischio della propria vita.
Cinque vite sotto scorta per 800 euro al mese, sono tutte donne:
Maria Carmela Lanzetta, Maria Teresa Collica, Elisabetta Tripodi,
Carolina Girasole, Anna Maria Cardamone
Le primarie del centrosinistra bisogna guardarle anche da qui, fra la Calabria e la Sicilia: sono un altro spettacolo. Con gli occhi di questi cinque sindaci che hanno tutti 40 anni tranne uno, sono tutti laureati, tutti sotto minaccia di morte. Sono tutte donne, pensate pure che sia un caso.
Tre di loro - Elisabetta Tripodi, Maria Carmela Lanzetta, Carolina Girasole - hanno avuto ieri il premio intitolato a Joe Petrosino ucciso dalla mafia. Lanzetta non è andata a ritirarlo.
Carolina Girasole, 49 anni, due figlie. Sindaco di Isola Capo Rizzuto, Crotone. 16 mila abitanti. Biologa, laureata a Roma alla Sapienza, aveva un laboratorio di analisi. Comune sciolto nel 2003 per infiltrazioni mafiose, 3 anni di commissario straordinario, poi centrodestra. Vince le elezioni del 2008.
Anna Maria Cardamone, 48 anni, sindaco di Decollatura. Laureata a Messina in Economia e commercio, specializzata in Inghilterra. Iscritta al Pd dalla fondazione, eletta nel 2011. Cattolica. "Sono tornata in Calabria dopo 15 anni per amore della mia terra. Non c'era nessuna legalità amministrativa.
Maria Teresa Collica, 48 anni, un figlio di 5. Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, 45 mila abitanti. Laureata in Giurisprudenza a Messina. Docente universitario. "Ho cominciato nel movimento civico 'Città apertà per sostenere Rita Borsellino alle regionali
Elisabetta Tripodi, 44 anni, due figli di 12 e 16. Sindaco di Rosarno, 15 mila abitanti. Avvocato, laureata a Parma. Eletta dopo il commissariamento per mafia e la rivolta dei migranti. "Sono tornata perché se tutti scappano non cambierà mai nulla, spero che più avanti i miei figli capiscano.
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Ps: ieri Nicole Minetti consigliere regionale della Lombardia (ripetetelo con me, consigliere regionale della Lombardia) ha sfilato accettando l'invito per la griffe di costumi da bagno Parah.
"Non ci vedo nulla di male, - dice la Minetti -, lo faccio anche per sostenere un marchio made in Italy e un settore importante per l'economia italiana".
Facciamole sapere che un consigliere regionale avrebbe altri strumenti per sostenere l'economia...
DoppiaM