Placido Rizzotto: la memoria ci darà il futuro


Pochi giorni fa, l'esame del DNA ha confermato che i resti ritrovati presso le foibe di Rocca Busambra a Corleone appartengono a Placido Rizzotto.

Placido Rizzotto è stato giustiziato dalla mafia a soli 34 anni;
è stato ucciso il 10 marzo di 64 anni fa.

Rizzotto era amato dalla gente e temuto da Cosa nostra: era segretario della Camera del lavoro di Corleone e per il suo impegno e le sue idee dava fastidio alla mafia, che decise di farlo fuori.

Ma la notizia della sua uccisione avrebbe creato problemi; così, dopo averlo ammazzato, i sicari lo caricarono sulla schiena di un mulo e gettarono il corpo nel fondo di un crepaccio.

Nasconderne i resti per cancellarne la memoria. Che poi è quello che fa la mafia ogni giorno, sollecitando l'omertà e imponendo il silenzio.

Per questo, anche per questo è importante
imboccare la strada opposta.

David Sassoli e Cesare Damiano, del Partito Democratico, in occasione del ritrovamento dei resti di Placido Rizzotto hanno proposto che al giovane sindacalista, ucciso per le sue idee, siano tributati i funerali di Stato.

Vogliamo anche noi rilanciare questa proposta.

A distanza di tanti anni, la nostra Repubblica ha il dovere di non dimenticare coloro che si sono battuti per la legalità.

La memoria ci darà il futuro.

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