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Visualizzazione dei post con l'etichetta memoria

Il racconto della visita ai campi di sterminio nazisti

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Il nostro iscritto, nonché candidato alla segreteria dei Giovani Democratici locale  Simone Castelli è stato in Polonia, avendo la possibilità di entrare in un campo di concentramento. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza. Molti non hanno il coraggio di andarci, perché sanno già di soffrire per quello che vedrebbero, perché avrebbero paura di piangere, molti non ci andrebbero neanche perché purtroppo non gliene frega niente.  Vorrei soffermarmi su questi ultimi. Paura di piangere? Non vedo il problema dove stia!  Quando si è in quei luoghi è difficile non piangere, si incrocia tanta gente che si asciuga gli occhi ma nessuno viene giudicato perché si è tutti consapevoli di dove ci si trova, di dove si sta camminando.  Su quella stessa terra umida e fredda, calpestata da milioni e milioni di deportati da tutta Europa, è impossibile restare indifferenti. Io sono andato grazie ad un progetto intitolato " In Treno per la Memoria " nato nel 2

L'ANPI di Monza ricorda la strage di Marzabotto

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Dopo il Massacro di Sant'Anna di Stazzema ,   commesso il  12 agosto 1944 ,  gli eccidi nazifascisti contro i civili sembravano essersi momentaneamente fermati. Ma il feldmaresciallo Albert Kesselring aveva scoperto che a Marzabotto agiva con successo la brigata Stella Rossa, e voleva dare un duro colpo a questa organizzazione e ai civili che l'appoggiavano. Già in precedenza Marzabotto aveva subito delle rappresaglie, ma mai così gravi come quella dell'autunno 1944.  La mattina del 29 settembre, prima di muovere all'attacco dei partigiani, quattro reparti delle truppe naziste, comprendenti sia SS che soldati della Wehrmacht, accerchiarono e rastrellarono una vasta area di territorio compresa tra le valli del Setta e del Reno, utilizzando anche armamenti pesanti. « Quindi – ricorda lo scrittore bolognese Federico Zardi– dalle frazioni di Panico, di Vado, di Quercia, di Grizzana, di Pioppe di Salvaro e della periferia del capoluogo le truppe si mossero all'ass

Placido Rizzotto: la memoria ci darà il futuro

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Pochi giorni fa, l'esame del DNA ha confermato che i resti ritrovati presso le foibe di Rocca Busambra a Corleone appartengono a Placido Rizzotto . Placido Rizzotto è stato giustiziato dalla mafia a soli 34 anni; è stato ucciso il 10 marzo di 64 anni fa. Rizzotto era amato dalla gente e temuto da Cosa nostra: era segretario della Camera del lavoro di Corleone e per il suo impegno e le sue idee dava fastidio alla mafia, che decise di farlo fuori . Ma la notizia della sua uccisione avrebbe creato problemi; così, dopo averlo ammazzato, i sicari lo caricarono sulla schiena di un mulo e gettarono il corpo nel fondo di un crepaccio. Nasconderne i resti per cancellarne la memoria. Che poi è quello che fa la mafia ogni giorno, sollecitando l'omertà e imponendo il silenzio. Per questo, anche per questo è importante imboccare la strada opposta. David Sassoli e Cesare Damiano , del Partito Democratico, in occasione del ritrovamento dei resti di Placido Rizzotto hanno proposto

Mai più

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La Giornata della Memoria è un momento di riflessione su una delle vicende più drammatiche della storia umana. Il ricordo della Shoah era indispensabile ieri, ma lo è ancora di più oggi. Ci spinge a cercare di comprendere per quale via, e seguendo quali aberrazioni dell'animo umano, sia stato possibile arrivare all'abisso, e come evitare che la storia non si ripeta. Il nazionalismo, il disprezzo che genera l'intolleranza, il populismo, l'ignoranza, il razzismo, furono le cause prime che attraverso un lento scivolamento delle coscienze portarono allo sterminio programmato e di massa di milioni di uomini e donne, anziani e bambini. Esseri umani inermi, vittime di un odio cieco, che non ha limiti, che non si ferma e non riconosce l'umanità in chi è altro da sé. Proprio la memoria di ciò che è stato deve metterci in guardia di fronte al riemergere di sentimenti di paura dell'altro, di intolleranza, di xenofobia, di razzismo, di antisemitismo, semi amari capa

La memoria non si taglia!

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Quanto valgono 50.000 euro per il bilancio dello Stato? Poco, pochissimo, una cifra ridicola. Eppure a volte servono per la sopravvivenza di un bene fondamentale: la memoria. Succede che dal 2010 il Governo ha deciso di tagliare i finanziamenti al Parco della Pace, che custodisce la memoria della strage di Sant'Anna di Stazzema. A Sant’Anna di Stazzema , la mattina del 12 agosto 1944, si consumò uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili nel secondo dopoguerra in Italia ( qui per saperne di più) La furia omicida dei nazi-fascisti si abbattè, improvvisa e implacabile, su tutto e su tutti. Nel giro di poche ore, nei borghi del piccolo paese, centinaia e centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati, bruciati, straziati. Quel mattino di agosto a Sant’Anna uccisero i nonni, le madri, uccisero i figli e i nipoti. 560 ne uccisero, senza pietà, in preda ad una cieca furia omicida . Indifesi, senza responsabilità, senza colpe. E poi il fu

"Stai zitto, cretino!"

Mercoledì sera, sala consiliare, serata sul in occasione del "Giorno del ricordo", dedicato ai martiri delle foibe. Dopo l'inaugurazione del parco, fatta alle 18, solo a beneficio dei fotografi, per la gioia del Sindaco e degli ex di AN, la serata prevede la conferenza, organizzata dall'Assessore all'Istruzione Francesca Pietropaolo, con la presenza di Luciano Garibaldi, storico e giornalista professionista e Rossana Mondoni, docente e saggista. Introduzione dell'Assessore: finalmente possiamo celebrare degnamente il giorno del ricordo, la giunta precedente lo ha fatto poco e male, adesso tocca a noi. Interventi dei relatori, tesi a inquadrare la vicenda, narrare alcuni fatti molto dolorosi, ed evidenziare le complicità dei comunisti di allora e il successivo silenzio delle forze di sinistra rispetto alla dolorosissima vicenda delle foibe. Dopo i loro interventi, possibilità di far intervenire il pubblico. Il primo a prendere la parola è un giovane, dei Comuni

Senza rispetto, senza vergogna. Si tengano le loro passerelle

Avevamo già raccontato qui dell’esito del consiglio comunale del 29 gennaio, quando sono stati approvati all’unanimità due distinti ordini del giorno relativi all’intitolazione di due parchi della città ai martiri delle Foibe e ai martiri della Shoah. Avevamo cercato di convincere il centrodestra del fatto che la memoria condivisa è un traguardo importante per la vita civile e collettiva di una città e che quindi sarebbe stato un gesto molto significativo che Brugherio non si dividesse tra i sostenitori del parco delle foibe e i sostenitori del parco della memoria, ma si creasse un solo parco a ricordo di eventi della storia del secolo scorso del nostro paese. La divisione interna al PDL non ha consentito questa condivisione unitaria, a causa del netto no della parte del PDL che proviene dalle file di Alleanza Nazionale. Oggi i consiglieri comunali hanno ricevuto questa mail dalla segreteria del Sindaco: Con la presente, si informa che Mercoledì 10 febbraio p.v., alle ore 18:00 (Piazz

I segni della memoria

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Memoria condivisa? Non se ne parla neanche!

Consiglio comunale di ieri sera, discussione sui due ordini del giorno del consigliere Carafassi (PDL) sulla intitolazione di un parco brugherese alle vittime della tragedia delle foibe e della nostra Alessandra Coduti sulla giornata della memoria delle vittime della shoah. Cerchiamo di convincere il centrodestra che la memoria condivisa è un traguardo importante per la vita civile e collettiva di una città e che quindi potrebbe essere un gesto molto significativo che Brugherio non si divida tra i sostenitori del parco delle foibe e i sostenitori del parco della memoria, ma si crei un solo parco a ricordo di eventi della storia del secolo scorso del nostro paese. La risposta? Incredibile: la Lega aderisce alla nostra idea, un pezzo del PDL manifesta interesse, un'altra parte è irremovibile. E siccome non c'è accordo non si chiude e anche la Lega ritorna sui suoi passi. Per ora abbiamo quindi votato all'unanimità due ordini del giorno distinti; speriamo che il PDL ci ripensi

Mai più

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In occasione del Giorno della Memoria il gruppo del PD presenterà, durante il consiglio comunale di venerdì 29 gennaio, questo ordine del giorno: ORDINE DEL GIORNO IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA DELLA MEMORIA” RICHIAMATA la legge 20 luglio 2000, n. 211, che riconosce nel 27 gennaio il "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati RITENUTO di dover conservare stabilmente la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, affinchè simili eventi non possano mai più accadere; IL CONSIGLIO COMUNALE impegna la Giunta a intitolare un parco della città “Parco della Memoria”, apponendo altresì una targa contenente la seguente iscr