Alcatel di Vimercate: il Pd ottiene l'intervento del Governo
lo sciopero dei dipendenti del 3 febbraio - foto da www.mbnews.it
Abbiamo scritto pochi giorni fa (qui) dei 490 esuberi all'Alcatel di Vimercate, con la decisione dell'azienda che, lo ripetiamo, non è in crisi, di trasferire software e tecnologie verso gli Stati Uniti, tagliando così i posti di ingegneri, matematici e ricercatori.
E' di ieri una notizia che apre almeno uno spiraglio.
Il Partito Democratico ha chiesto infatti un incontro presso il ministero dello Sviluppo economico, per illustrare al Governo la grave situazione occupazionale all'Alcatel Lucent e in tutto il distretto tecnologico del vimercatese, in cui sono a rischio complessivamente circa 9000 posti di lavoro.
Il Ministero, hanno riferito gli esponenti del Pd al termine dell'incontro con il direttore generale Andrea Bianchi, considera strategico nella politica industriale nazionale il ruolo di Alcatel Lucent.
Per questo motivo il Governo tratterà con Alcatel
per scongiurare il trasferimento all’estero del polo di ricerca.
Per trovare una soluzione è già stato programmato un incontro del Ministro Passera con i vertici della multinazionale, sulla base di un impegno assunto al Tavolo Istituzionale del 24 gennaio scorso.
Allo stesso tempo il Governo, secondo quanto hanno riferito ancora gli esponenti del Pd, punta sul rapido sviluppo dell'Agenda digitale, rilanciata nel recente decreto sulle liberalizzazioni, in modo da offrire ai soggetti industriali che operano nel comparto avanzato delle nuove tecnologie, come appunto Alcatel ma non solo, un'alternativa valida al trasferimento dei poli di ricerca in altri Paesi che stanno varando piani di sviluppo molto appetibili.
All’incontro erano presenti, per il Partito Democratico, il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla, il consigliere regionale lombardo Enrico Brambilla, il segretario provinciale brianzolo Gigi Ponti, il consigliere provinciale Vittorio Arrigoni, i parlamentari Enrico Farinone, Alessia Mosca e Daniela Mazzuconi.