Un “contratto generazionale”


Ieri vi abbiamo raccontato le difficoltà del Governo Monti nel riformare il mercato del lavoro.

Inoltre vi abbiamo illustrato come tutte le proposte in campo, 
quelle più autorevoli, condivisibili o meno, provengono dal centrosinistra. 

Anche in Francia in questi giorni si parla di riforma del mercato del lavoro. Anche qui a far da padroni in quando a proposte sono i socialisti (la sinistra francese).

Un “contratto generazionale” col quale ogni azienda che assuma a tempo indeterminato un giovane sotto i 25 anni, affidandone la formazione a un dipendente senior (già assunto o reclutato appositamente), sarà esentata per tre anni dai contributi su entrambi i dipendenti. Il dispositivo, che stabilizzerebbe i giovani aiutando i senior a maturare una pensione piena, è applicabile anche al rovescio: un giovane può formare un senior, per esempio nell’utilizzo delle nuove tecnologie.

È questa la proposta di riforma avanzata da François Hollande,
il candidato dei socialisti che fra pochi mesi 
dovrà sfidare Sarkozy alle elezioni presidenziali.

L'approfondimento è a cura del quotidiano on-line L'Inkiesta.

Sulle misure per l’occupazione François Hollande ha impostato la strategia elettorale. Il candidato del Ps è il solo ad aver proposto una riforma del mercato del lavoro. Il “contratto generazionale” è il primo punto del suo programma.

La proposta di Hollande piace anche ad alcuni esponenti del Pd. In Italia, il modo in cui è stato impostato il dibattito sull’articolo 18 rischia di creare una contrapposizione generazionale tra «le due ali dell’occupazione». La ricetta dei socialisti francesi suggerisce un nuovo modo di affrontare la riforma del mercato del lavoro, coniugando i bisogni dei giovani con quelli degli anziani. La presenza di Hollande a Roma il 16 dicembre scorso è la prova del dialogo tra socialisti e democratici.

La proposta infatti si inserisce in una serie di proposte alla base di un patto tra progressisti europei per fare cambiare la rotta all'Europa.

Costruire una piattaforma che abbia alla sua base
i progressisti francesi, italiani e i socialdemocratici tedeschi: 
i tre paesi che in tempi più o meno ravvicinati 
saranno chiamati ad elezioni politiche.

Continua a leggere sul sito de L'Inkiesta.

DoppiaM

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