L'Italia che verrà


Chi sono i giovani italiani,
cosa gli passa per la testa e di cosa hanno paura?

Per troppo tempo ignorata, la generazione tra i 15 e i 24 anni ora si è conquistata il centro della scena. Sarà perché si sono fatti sentire nelle piazze, o perché sono diventati protagonisti dei discorsi del presidente Napolitano, del nuovo governatore della Banca d’Italia Visco e del premier Mario Monti, ma finalmente appare chiaro che l’Italia che prova a rialzarsi deve trasformarsi per questi ragazzi.  

I sacrifici che domani ci chiederà il Governo
avranno un senso solo se serviranno 
a non lasciare in eredità debiti e macerie.

È una generazione spaventata e spesso incompresa, che i giornali e le televisioni faticano a mettere a fuoco, rifugiandosi negli stereotipi. Il rapporto Censis presentato venerdì li racconta «disorientati», con poca autostima e sottolinea come non riescano «a immaginare un progetto di vita e di lavoro futuro».

Per provare a capirli abbiamo pensato a un numero speciale, che li fotografa in ogni aspetto, ma per non cadere nell’errore di sempre abbiamo dato voce alle loro storie e ci siamo fatti contaminare. Quindici ragazzi sono stati in redazione con noi e questa copertina è frutto del loro lavoro: per un giorno noi «grandi» abbiamo fatto un passo indietro.

Così Mario Calabresi, il direttore de La Stampa, presenta il numero speciale del giornale, in edicola oggi, dedicato a loro.

Qui, qui e qui una parte del giornale.

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