Crescita debole e riforme incerte: Italia bocciata
Mentre il Presidente del Consiglio è impegnato in una maratona televisiva e radiofonica, tutta dedicata ai soliti ritornelli sul "pericolo comunista" in caso di vittoria del centrosinistra ai ballottaggi, Standard & Poor’s, una delle società che si occupano di esprimere un giudizio sulla salute finanziaria di istituzioni e società, ha rivisto al ribasso l’outlook sull’Italia, portandolo da stabile a negativo.
Secondo l'agenzia, "le attuali prospettive di crescita sono deboli e l'impegno politico per riforme che aumentino la produttività sembra incerto".
Standard & Poor's ritiene che "le misure strutturali attuate nel 2010 e quelle contenute nel Piano Nazionale di Riforma recentemente aggiornato non siano sufficienti a stimolare la crescita economica nel medio termine".
Forse di questo dovrebbe occuparsi il nostro Premier,
anzichè raccontare le solite favolette...