Famiglia, dal Governo solo slogan
Si è aperta ieri a Milano la conferenza nazionale della famiglia.
Dopo il forfait del premier, la cui eventuale presenza era stata considerata "imbarazzante" dallo stesso Forum delle associazioni familiari, la giornata è stata segnata dalle polemiche per gli interventi del Ministro Sacconi e del Sottosegretario Giovanardi.
Come evidenziato da Rosy Bindi, presente ieri a Milano, la prima giornata della conferenza è stata caratterizzata da "proclami ideologici e qualche parolaccia di troppo, ma nessun impegno serio a favore delle famiglie italiane. Il governo è al capolinea e lo si è capito anche a Milano. Il premier ha disertato la Conferenza perché non avrebbe potuto fare annunci concreti, come gli avevano chiesto le associazioni delle famiglie. Mentre i ministri Giovanardi e Sacconi hanno fatto discorsi violenti da campagna elettorale".
Continua Rosy Bindi: "La famiglia è un bene che unisce e non divide il Paese, una risorsa da rafforzare con politiche mirate di promozione. Non è un ammortizzatore sociale su cui scaricare i costi dei tagli lineari imposti dal governo alle politiche pubbliche. È triste vedere come anziché prendersi cura dei problemi veri decidendo di investire risorse per la tutela dei redditi, l'occupazione femminile e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, i servizi per l'infanzia e gli anziani, la casa, la scuola, la sanità - conclude - la destra insiste sulla linea della divisione tra buoni e cattivi per mascherare la realtà di scelte inique che penalizzano le famiglie e impoveriscono l'Italia".
Di rilievo anche l'intervento del Cardinal Tettamanzi, che ha sottolineato che"non basta la semplice proclamazione di valori, impegni e mete, ma serve il lavoro quotidiano sulle condizioni concrete perché i valori che tutti proclamano siano resi concreti sulla rete delle famiglie".