Cercasi Ministro disperatamente...

C'è una vicenda esemplare, che fotografa la palude nella quale sta sprofondando il governo Berlusconi e riflette l'irresponsabilità nella quale sta declinando il presidente del Consiglio.

Questa vicenda si chiama ministero per lo Sviluppo Economico.

Sono passati 119 giorni, sabato prossimo saranno 4 mesi esatti dalle dimissioni di Claudio Scajola. La sua poltrona è vacante da maggio. Da allora il premier esercita un'impalpabile e insostenibile "supplenza", in attesa di nominare il nuovo ministro.

Nell'anno più nero dell'industria italiana, nel cuore di una recessione di cui non si vede l'uscita, da 4 mesi c'è un vuoto di potere nel ministero strategico per la tenuta del Sistema-Paese e per il sostegno delle imprese.

Si resta in attesa della nomina del nuovo ministro.

Attesa vana, consumata nel Palazzo tra annunci ambigui, tentativi grotteschi, promesse inevase. Attesa cara, pagata dall'Italia al prezzo di una crisi economica e occupazionale gravissima.

Ci si chiede come sia possibile, in una grande democrazia industriale impegnata a fronteggiare la "tempesta perfetta" di questi ultimi due anni. Eppure succede, nell'Italia berlusconiana di oggi, dove l'intera dimensione della politica economica si esaurisce nella tenda beduina di Gheddafi, nella pacca sulle spalle con Putin, nel verso del «cucù» ad Angela Merkel.

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