La mensa, esempio di metodo di governo del Sindaco Ronchi

Vogliamo tornare ancora una volta a parlare di scuola, ed in particolare del prossimo appalto per la gestione del servizio mensa.

Il Sindaco ha voluto coinvolgere le famiglie, preparando un questionario su alcune caratteristiche del servizio mensa; le famiglie hanno accolto molto positivamente questa modalità di coinvolgimento, al punto che circa il 70% dei 2.500 questionari sono ritornati compilati.

E qui inizia il “bello”: il Sindaco è ovviamente comparso su tutti i giornali, per annunciare lo straordinario successo di questa consultazione e di questa forma di partecipazione, ha vantato la bontà dell’iniziativa e la novità di questo modo di progettare gli appalti.

Ecco alcune dichiarazioni:
Voglio quindi confermare l’impegno di questa amministrazione verso i nostri figli, creando un bando per
la gestione delle mense fondato sulle indicazioni dei genitori.
Quando abbiamo pensato di intraprendere questa iniziativa, volevamo riuscire a coinvolgere i genitori in questo progetto poiché credevamo fermamente nell’idea che in alcuni servizi, come i pasti, è essenziale il contributo dei destinatari finali, cioè i bambini che mangiano. Mi fa piacere che le famiglie hanno compreso l’importanza di questo progetto e la novità di un’iniziativa di progettazione partecipata, mai intrapreso prima: il fatto che le nostre famiglie abbiano risposto così numerose, è un segno che apprezzano il lavoro di questa amministrazione.
Ma, come ormai ci stiamo abituando a vedere, quando si tratta del Sindaco le sorprese non finiscono mai…

Ecco infatti che accanto a queste dichiarazioni trionfali, il Sindaco indica da subito le indicazioni arrivate dalle famiglie, che costituiranno il riferimento per il nuovo appalto. Tra queste, su una è chiaro:

Basta biologico, non lo vuole nessuno, e io sono contento, perché costa tanto e non serve. Meglio i nostri bei piatti tipici della tradizione!
Peccato che il Sindaco non sappia che i piatti della tradizione sono nel nostro menu quasi settimanalmente, come gli hanno ricordato molte mamme della Commissione Mensa.

Peccato che nel questionario non c’era alcuna domanda relativa alla eliminazione del biologico, ma solo una che ipotizzava un aumento dei cibi biologici. Il Sindaco, quindi, quando dice che le famiglie hanno chiesto di togliere il biologico, dice una cosa semplicemente falsa.

Terza e più decisiva questione: ad oggi i questionari non sono stati ancora completamente tabulati dagli uffici, cioè non è possibile avere indicazioni precise sulle risposte delle famiglie. Cosa vuol dire questo? Semplice: che il Sindaco si è inventato le conclusioni delle famiglie!

Ecco perché la vicenda della mensa è indicativa di uno stile di governo: molta autopromozione, tante foto, finta partecipazione, ma alla fine decisionismo preconcetto.

I nostri complimenti, ancora una volta, al Sindaco, per questo modo di trattare i suoi cittadini.

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