L'orribile dramma della violenza sulle donne

locandina preparata dai giovani dell'Incontragiovani di Brugherio

Come promesso, torniamo sull'episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi a Brugherio (qui il racconto di quello che è successo).

Un episodio che ha animato anche il nostro blog, in termini di commenti e di opinioni su questa vicenda.

Noi vogliamo sottolineare due aspetti diversi,
entrambi evidenziati anche nei commenti dei nostri lettori.

Il primo aspetto: come anche nell'episodio del sequestro di 4 kg di eroina, importantissima è stata la collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine.

Polizia locale e Carabinieri devono essere messi in grado di affrontare le sfide della sicurezza delle città in termini di uomini, mezzi e risorse a disposizione; ma non si può in ogni caso essere contemporaneamente dappertutto.

Ecco perchè la collaborazione dei cittadini diventa un'arma in più a disposizione delle forze di sicurezza.

Il secondo aspetto: la violenza alle donne, gli episodi che vedono donne uccise, perseguitate o violentate sono, putroppo, episodi di una tragedia quotidiana.

I dati che arrivano dal fronte statistico non sono confortanti: i reati contro le donne sono in aumento e non di poco, come rivelano le cifre diffuse con l'apertura dell'anno giudiziario.

Ne parla, proprio oggi, sul Corriere della Sera (qui) il Ministro delle Pari Opportunità Elsa Fornero. Le leggi non mancano (pensate a quella recente sullo stalking), magari mancano un po' di risorse, ma il tema è, prima di tutto, culturale.

Dice, giustamente, il Ministro che "le persone devono smettere di considerare le donne come oggetti e non come soggetti. Non abbiamo sicuramente realizzato l'obiettivo in termini di cultura, di educazione di genere".

Anche un nostro lettore ha sottolineato proprio questo aspetto culturale: lavorare con le scuole, con i ragazzi, sul tema della violenza e sull'importanza di un rapporto tra uomo e donna che non sia segnato da suprosi.

Brugherio, da questo punto di vista, ha già fatto molto: pensiamo alle attività dell'Incontragiovani nelle scuole (il progetto Intimamente) e in città (la campagna contro la violenza sulle donne, negli spettacoli di "Dietro le nuvole", preparate dai giovani stessi). E ancora: il progetto Artemide (qui), con la rete costituita a livello cittadino contro la violenza sulle donne.

Altro ancora si può fare, ma è importante continuare su questo fronte culturare ed educativo.

Nella settimana della festa della donna, episodi come quello di qualche giorno fa devono spingerci a intensificare il lavoro culturale che invita al rispetto di tutti e impone vigilanza da parte di tutti.

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