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Visualizzazione dei post con l'etichetta violenza sulle donne

Combattiamo il silenzio: una serata per riflettere sulla violenza contro le donne

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C’è una domanda che non trova risposta. Perché in Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa da un marito, un fidanzato, spesso compagni o ex compagni di anni di vita, padri di figli cresciuti insieme? Ne abbiamo parlato spesso, sul nostro blog , raccontando la storia di queste donne e scrivendo più volte della necessità di una legge e di una seria politica contro il femminicidio, che comprenda anche aspetti educativi e preventivi. Di tutto questo parleremo giovedì sera, in una serata organizzata dal nostro circolo, nell'ambito delle iniziative per la campagna elettorale delle elezioni a Brugherio. Qui il programma. Vi aspettiamo.

Aumenta la violenza sulle donne

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Il quotidiano La Stampa ha approfondito i dati relativi alla violenza sulle donne, presentati nei giorni scorsi dall'osservatorio del Telefono Rosa. È quasi sempre tra le mura domestiche, nel rapporto con il marito o il convivente o l’ex, e avviene sempre di più davanti ai figli, testimoni atterriti che poi a loro volta potranno diventare carnefici . La violenza sulle donne è un fenomeno che in Italia non diminuisce e si connota sempre più come violenza fisica : a testimoniarlo, le 124 donne ferocemente uccise nel 2012 in nome di un «amore» malato e assassino. La violenza fisica aumenta dal 18% al 22%: ma questa non è mai sola poiché la violenza psicologica, le minacce e la violenza economica sono altri comportamenti ad essa connessi. La dipendenza economica risulta un fattore determinante sia nell’espressione della violenza di genere attraverso forti restrizioni economiche e una totale gestione del denaro da parte del partner, sia nel rendere ancora più faticoso, se non i

Un mondo che balla. Contro la violenza sulle donne

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La “One Billion Rising” a Hong Kong (PHILIPPE LOPEZ/AFP/Getty Images) foto da www.ilpost.it Ieri in moltissimi paesi del mondo (205, dicono gli organizzatori) si sono organizzate manifestazioni contro la violenza sulle donne. L’iniziativa si chiama “One Billion Rising”, e qui , dal sito de Il Post, potete vedere alcune foto di queste manifestazioni nel mondo. Un miliardo. Una su tre. Tante sono le donne che, in tutto il mondo, sono vittime della violenza maschile . E One Billion Rising è stata la risposta delle donne in tutto il mondo con un flash mob planetario: Eve Ensler ha invitato 1 miliardo di donne e uomini ad uscire per le strade, ballare e manifestare per chiedere la fine di questa violenza. Perché 1 miliardo di donne violate sono un'atrocità ma 1 miliardo di donne che danzano è una rivoluzione. Anche a Sanremo ieri si è parlato di violenza contro le donne; lo ha fatto Luciana Littizzetto, con un intervento molto apprezzato. Anche il Pd ha aderito a One Bil

Profondo rosso

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Oltre 100 donne uccise. Uccise perché donne. Nel nostro Paese crescono il dolore, lo sdegno e la preoccupazione. Ma si avvertono anche segni di rassegnazione. Non ce lo possiamo permettere. Occorre reagire subito con atti concreti. Il Partito Democratico commenta i drammatici dati di questi giorni sulla violenza alle do nne: "E' necessaria una nuova legge organica contro il femminicidio anche secondo le piú recenti convenzioni internazionali", dice la senatrice Anna Serafini. "Noi - aggiunge - abbiamo giá presentato in bozza questo progetto di legge sul femminicidio, con l'aggravante per i delitti di genere, ma soprattutto con azioni di prevenzione . E' stata firmata finalmente la Convenzione di Istanbul. Ora, come ha annunciato il ministro Fornero, ci attendiamo la ratifica. Da subito però occorrono due interventi: un investimento certo e sicuro per i Centri antiviolenza e per il sistema dei servizi di prevenzione che si occupano della violenza s

Mai più complici

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Cinquantaquattro.  L'Italia rincorre primati: sono cinquantaquattro, dall'inizio di questo 2012, le donne morte per mano di uomo. L'ultima vittima si chiama Vanessa, 20 anni, siciliana, strangolata e ritrovata sotto il ponte di una strada statale. I nomi, le età, le città cambiano, le storie invece si ripetono: sono gli uomini più vicini alle donne a ucciderle. Le notizie li segnalano come omicidi passionali, storie di raptus, amori sbagliati, gelosia. La cronaca li riduce a trafiletti marginali e il linguaggio le uccide due volte cancellando, con le parole, la responsabilità. E' ora invece di dire basta e chiamare le cose con il loro nome , di registrare, riconoscere e misurarsi con l'orrore di bambine, ragazze, donne uccise nell’indifferenza. Queste violenze sono crimini, omicidi, anzi FEMMINICIDI. E' tempo che i media cambino il segno dei racconti e restituiscano tutti interi i volti, le parole e le storie di queste donne e soprattutto la respo

I care

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Come promesso, siamo tornati  sull'episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi a Brugherio  ( qui   il racconto di quello che è successo e qui alcune riflessioni). Domenica un uomo ha ammazzato la moglie a Verona. Sabato notte una strage di gelosia a Brescia. Solo gli ultimi episodi di una tragedia cronica del nostro Paese. Dove ogni tre giorni avviene un 'femminicidio'. Quasi sempre opera di mariti, fidanzati o ex. Omicidi che lasciano la scia di storie tutte diverse tra loro, eppure tutte uguali: violenze fisiche e psicologiche come copione fisso di una vita, che vorrebbero rimettere in riga la donna che ha osato troppo. Ce lo racconta  L'Espresso . Quest'oggi vogliamo condividere con voi le parole scritte da Michele Serra per la rubrica di repubblica "L'amaca". (clicca sull'immagine per ingrandire) Inoltre vogliamo aderire e rilanciare la campagna i care   perchè anche gli uomini raccolgano la sfida. Sarebbe interessante che

L'orribile dramma della violenza sulle donne

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locandina preparata dai giovani dell'Incontragiovani di Brugherio Come promesso, torniamo sull'episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi a Brugherio ( qui il racconto di quello che è successo). Un episodio che ha animato anche il nostro blog, in termini di commenti e di opinioni su questa vicenda. Noi vogliamo sottolineare due aspetti diversi, entrambi evidenziati anche nei commenti dei nostri lettori. Il primo aspetto : come anche nell'episodio del sequestro di 4 kg di eroina, importantissima è stata la collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine . Polizia locale e Carabinieri devono essere messi in grado di affrontare le sfide della sicurezza delle città in termini di uomini, mezzi e risorse a disposizione; ma non si può in ogni caso essere contemporaneamente dappertutto. Ecco perchè la collaborazione dei cittadini diventa un'arma in più a disposizione delle forze di sicurezza. Il secondo aspetto : la violenza alle donne, gli episodi che v

Con l'IG un viaggio di musica e parole

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clicca sull'immagine per ingrandire L'Incontragiovani Brugherio va in "trasferta", con quattro grandi appuntamenti al Bloom di Mezzago. Bloom Voyage, un viaggio fatto di musica e parole Un viaggio nella mente umana, nei suoi sogni, nelle sue paure, nella voglia di reagire e di crescere . Il primo appuntamento, stasera, è con lo spettacolo Dietro le nuvole , un "classico" dei ragazzi dell'Incontragiovani. Un viaggio emotivamente appassionante , tra sofferenza e ironia, che racconta di donne maltrattate e di donne alle prese con l'amore e i suoi perchè. E di uomini confusi davanti all'universo femminile. Uno spettacolo che ci ha già visto avrà voglia sicuramente di rivedere, perchè sa davvero far ridere e piangere, pensare e divertire. Chi non lo ha ancora visto, invece, ha questa grande opportunità di stasera. L'Incontragiovani è un servizio comunale, nato a giugno del 2008 e affidato alla Cooperativa Diapason . Elena e Marco , gl

Artemide, contro la violenza alle donne

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L'Italia , lo sappiamo si regge con percentuali altissime sul volontariato e sulla capacità che i cittadini hanno di aiutare il proprio vicino, senza chiedere nulla in cambio . Abbiamo esempi bellissimi di istituzioni nazionali che si reggono su migliaia e migliaia di volontari: la rete regionale dei dipartimenti di emergenza , ad esempio, non potrebbe esistere se, solo nella nostra Lombardia non ci fossero 44.000 volontari . Questi cittadini traggono la loro ricompensa dalla certezza di aver fatto qualche cosa per altri. La loro retribuzione, paradossalmente, è proprio la loro gratuità. Le amministrazioni comunali e altre istituzioni sono chiamate quindi a favorire le aggregazioni di volontari, aiutarle a consolidarsi. Fare un po' da ostetriche per questi neonati. Artemide è una di queste. Oggi all'auditorium si tiene un convegno di presentazione di una rete dedicata alla donna maltrattata o che, comunque, subisce oppure è costretta ad una vita infernale. Questa rete