Vanno avanti. Ancora per quanto?


Tutto come previsto, ieri sera in consiglio comunale.

Ma se l'esito era scontato,
la serata è stata ugualmente molto interessante.

Intanto un primissimo dato positivo: c'erano davvero tante persone, ieri, in sala consiliare, ad assistere alla discussione sulla mozione di sfiducia del PDL contro il Sindaco Ronchi. Una grande partecipazione, segno di un reale interesse alla vita della città: una partecipazione che fa ben sperare. Perchè è giusto che discussioni così importanti avvengano alla luce del sole, davanti ai cittadini.

All'inizio della seduta, il capogruppo del PDL ha motivato le ragioni della presentazione della mozione di sfiducia. In contemporanea, veniva distribuita la lettera di dimissioni del Direttore Generale, Claudio Sarimari. Dimissioni già note dal tardo pomeriggio.

A quel punto, il PDL ha chiesto un momento di sospensione dei lavori. Si è scoperto dopo che volevano "strafare": non si sono accontentati delle dimissioni, volevano un vero e proprio atto di Giunta, di revoca dell'incarico al Direttore Generale.

Il Sindaco ha dovuto subito quest'ultimo ricatto,
e in cambio il PDL ha ritirato la mozione di sfiducia.

Comunque il dibattito è continuato, con gli interventi di un rappresentante per gruppo consiliare. L'ultimo ad intervenire è stato il Sindaco, che ha cercato di smentire, senza riuscirci, ciò che è stato evidente per tutti: ha ceduto al ricatto del PDL, per salvare la sua poltrona.

Lo ha detto, in maniera ancora più chiara, il capogruppo della Lega, giustificando questo piegarsi al volere del PDL.

Con il ritiro delle firme del PDL sulla mozione di sfiducia, restava solo la firma del consigliere dell'IDV, su un foglio in carta intestata del PDL, a richiedere la sfiducia.

Mancando 11 firme sulle 12 necessarie per statuto, 
la mozione non è più stata messa ai voti.

Vanno avanti, ancora una volta. Ma è evidente che ormai i rapporti tra PDL e Lega sono logorati. Quanto ancora potranno andare avanti?

Il rischio reale è che sia Brugherio a rimetterci. E i segnali negativi non mancano, come abbiamo cercato di far notare nel nostro intervento, che riproduciamo qui sotto:

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