Scossa all'economia o propaganda elettorale?


“Ma quante frustate sono state approvate e date all'economia? Peccato che l'economia non se ne sia accorta...” questo l'ironico commento del segretario del PD, Pier Luigi Bersani, rispetto al decreto sviluppo varato ieri.

Puntuale anche quest'anno, infatti, a una settimana dalle elezioni amministrative è arrivato un ennesimo "decreto sviluppo".

Un intervento essenzialmente propagandistico, dove le uniche misure utili sono quelle che correggono gli errori fatti da precedenti decreti del governo Berlusconi.

Qualche esempio? Il bonus ricerca, che tenta di rimediare allo smantellamento del credito di imposta per ricerca ed innovazione, introdotto dal governo Prodi e vanificato nella manovra del 2008 dal famigerato click day.

E ancora: il bonus occupazione nel Mezzogiorno, che solo in piccola parte recupera il credito di imposta introdotto dal governo Prodi con la legge Finanziaria per il 2008.

E infine: la rimozione della norma per l'esecutività immediata degli accertamenti, introdotta dal ministro Tremonti lo scorso anno.

Senza dimenticare il piano casa: ma quante volte è stato approvato?

Qui il resto delle osservazioni del PD sul decreto sviluppo.

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