Certe differenze non contano


Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia: si festeggia la decisione, presa 11 anni fa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), di cancellare l’omosessualità dall’elenco delle patologie mondiali.

Dal 2007, questa ricorrenza è stata promossa dall’Unione europea, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso gli atti ancora numerosi di discriminazione sessuale.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della Giornata Mondiale contro l'Omofobia ha voluto esprimere in un messaggio "la preoccupazione per il persistere di discriminazioni e comportamenti ostili nei confronti di persone con orientamenti sessuali diversi; si tratta di atteggiamenti che contrastano con i dettami sia della nostra Costituzione, sia della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea".

Napolitano ha invitato a "denunciare e contrastare in tutte le sedi, con costanza e con fermezza, le aggressioni fisiche, gli atti di bullismo, le provocazioni verbali", perchè "l'ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali è inammissibile in società democraticamente adulte".

Anche il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha voluto dire con chiarezza che "il nostro Paese non sarà mai ricco a sufficienza fino a quando dovremo fare i conti con un caso di omofobia o discriminazione, fino al giorno in cui un uomo o una donna si vedranno impediti a fare qualcosa o ad ottenere un servizio in quanto omosessuali".

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