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Visualizzazione dei post con l'etichetta diritti civili e pari opportunità

Figuraccia mondiale!

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Ancora una figuraccia internazionale per Meloni, questa volta in Canada: il Primo ministro Trudeau ha duramente attaccato il Governo italiano, definendosi preoccupato per le posizioni che il nostro Paese sta assumendo sui diritti civili. Meloni ha risposto che sta semplicemente facendo ciò che fanno tutti gli altri e attuando quello che ordinano i tribunali: una risposta fragile e sbagliata. Da un lato, non è vero che questo Governo sui diritti LGBTQI+ sia in sintonia con altri - a parte forse Polonia e Ungheria - e, dall’altro, segna la sconfitta della politica, che non decide e si rivolge ai giudici per sopperire alle proprie mancanze. Dalle questioni migratorie alle politiche economiche, dai diritti civili alla collocazione internazionale dell’Italia, Meloni all’estero è ogni giorno più isolata: un danno per il nostro Paese.

Dalla parte dei diritti, sempre

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Dalla parte dei diritti delle persone lgbtiqia+ contro la violenza, l’odio e le discriminazioni. La nostra battaglia non si fermerà mai, nel Paese e in Parlamento. L’Italia merita un futuro migliore.

Unite, contro le diseguaglianze

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L'Italia è un Paese in cui essere donna, e madre, è uno svantaggio difficile da colmare. Le difficoltà aumentano in caso di disabilità.  Rispettando l'Articolo 3 della Costituzione dobbiamo mettere in campo strumenti per superare muri e barriere fisiche, culturali ed economiche.  A pochi giorni dalla festa della mamma il PD presenta una proposta di legge in favore delle madri con disabilità. La prima misura di welfare della nuova segreteria del Partito Democratico.  La legge prevede, tra le altre cose, percorsi socio-sanitari di accompagnamento alla gravidanza e al post partum, help line per informazioni e sapere di non essere sole, misure di sostegno all'occupazione delle madri disabili o con figli con disabilità gravi. Su questo tema ci auguriamo di trovare, in Parlamento, la massima convergenza fra tutte le forze politiche.  Sarebbe un segnale importante per il Paese. Perché nessuna deve rimanere indietro o sola. Unite, contro le diseguaglianze.

Matrimonio egualitario subito!

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Sette anni fa, dopo un iter difficile e anni di lotta in Parlamento, veniva approvata la legge sulle unioni civili, ma ora c’è bisogno di un passo avanti. Ora è tempo di nuovi diritti, che le centinaia di migliaia di persone nei Pride in tutta Italia chiedono da anni: vogliamo una legge per il matrimonio egualitario, come ha la stragrande maggioranza dei Paesi Europei. Abbiamo un Governo e una maggioranza parlamentare quanto più lontane da queste posizioni, ma la goccia scava la pietra e la storia non si fermerà davanti ad alcun portone sbarrato: anche in Italia la lotta per i diritti si farà strada.

Una misura di civiltà

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Una misura di civiltà: l’AIFA ha deciso di rendere gratuite la pillola anticoncezionale e la PrEP, profilassi che previene il contagio da HIV.  Siamo di fronte a una decisione storica che va ad aggiungere un tassello importante al diritto alla salute degli italiani. Siamo molto felici che alcune regioni a guida PD, come Toscana e Emilia-Romagna, avessero già anticipato questa decisione rendendo la pillola gratuita per le ragazze dai 18 ai 25 anni: il Partito Democratico si conferma dalla parte dei cittadini e della loro salute.

L'Italia si schiera con Orban

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Il Governo Meloni si conferma alleato di Orban: con il ricorso della Commissione Europea contro la legge ungherese che discrimina le persone LGBTQ+ si sono schierati 15 paesi dell’Unione, tra questi non c’è l’Italia.  Negli anni passati il nostro Paese si è sempre posizionato in Europa dalla parte dell’avanzamento dei diritti, per questo incalzeremo il governo affinché cambi posizione, non ci lasceremo “orbanizzare”  senza reagire!

Il Governo Meloni isolato in Europa

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Il Parlamento Europeo condanna il governo Meloni per lo stop alla registrazione dei certificati di nascita dei figli di coppie omosessuali.  Lo diciamo da sempre: non esistono famiglie di serie A e di serie B, non esistono bambini di serie A e di serie B.  La destra isola l'Italia, trasformandola nel Paese delle discriminazioni e dei diritti negati.

"Non sono più madre di mia figlia"

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“Abbiamo ricevuto una notifica della polizia locale in cui ci veniva comunicato che secondo la Procura non sono più madre di mia figlia.”  Questa è la storia di Caterina e Elena, due mamme che a gennaio hanno avuto una bambina sulla cui carta di identità c’erano i nomi di entrambe.  La loro storia è simile a quella di tante altre famiglie arcobaleno, che in questi giorni stanno vivendo un incubo. Il Governo sta infatti facendo impugnare gli atti di nascita nelle famiglie omogenitoriali per “ordine pubblico.”  Una deriva preoccupante, che ci avvicina al modello di Orban: non staremo a guardare mentre la vita di tanti bambini e di tante persone viene minata dalle scelte ideologiche e propagandistiche della destra.

Una città per tutti

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Ieri, al mattino con le medie e al pomeriggio con le elementari, la sala consiliare si è riempita di colori, emozioni, ragazzi e adulti felici di dirsi l'un l'altro che è bello sapere sapere di essere diversi gli uni dagli altri, perché la diversità genera ricchezza, aumenta le opportunità, crea la curiosità di conoscere cose diverse da quelle che già sappiamo.  La cittadinanza onoraria ai minori stranieri residenti a Brugherio è un gesto simbolico, ma per molti ha un significato importante portelo consegnare, e l'emozione negli occhi di chi l'ha ricevuta conferma che la revisione dei meccanismi che attribuiscono la cittadinanza è assolutamente necessaria.  Avere opportunità nella vita non deve dipendere dalla "fortuna" di essere nati da una parte del mondo rispetto ad un'altra, ma dovrebbe essere concesso a tutti.

La cittadinanza onoraria

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Sabato, in sala consiliare, verrà conferita la cittadinanza onoraria a 270 bambini e ragazzi. Come già fatto nel 2017 e nel 2019, con questo gesto simbolico vogliamo dire queste persone, che costituiscono il 9,4 % della popolazione della nostra città, che se anche la legge prevede ancora (purtroppo) che siano considerati cittadini italiani solo quando compiranno i 18 anni, per noi invece sono una presenza importante. Sarà un momento di festa, insieme alle loro famiglie e ai loro compagni di classe o amici di sport e altre attività, per ribadire che Brugherio è la loro città, e che l'Italia è la loro casa, anche se i documenti ancora dicono altro.

La destra contro le famiglie arcobaleno

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La destra criminalizza le famiglie arcobaleno con fake news vergognose.  Prima il Vice-Presidente della Camera Rampelli accusa le coppie omosessuali di ‘spacciare bambini’, poi la Ministra Roccella parla di ‘mercato’, infine il Presidente della Commissione Cultura di Montecitorio Mollicone definisce la maternità surrogata più grave della pedofilia. Frasi abominevoli da cui Giorgia Meloni deve prendere le distanze.  La destra e il governo strumentalizzano questo tema per negare ogni straccio di riconoscimento a più di 150mila bambine e bambini che oggi sono discriminati. Siamo di fronte a un linguaggio d'odio che parte dalle istituzioni e può avere effetti devastanti nella società.

Una piazza per i diritti

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Ieri una meravigliosa piazza a Milano con la segretaria Elly Schlein e migliaia di persone per i diritti di tutte le bambine e i bambini.  Non ci fermeremo finché non saranno pienamente riconosciuti i diritti delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali! Porteremo avanti in Parlamento la proposta di legge preparata con le Famiglie arcobaleno e Rete Lenford.  Il governo si occupi dei problemi degli italiani invece che accanirsi contro le famiglie!

Assalto ai diritti

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L’attacco ai diritti da parte del Governo Meloni continua: una circolare del Prefetto di Milano ha recepito le indicazioni di Piantedosi, imponendo al Sindaco di bloccare le trascrizioni degli atti di nascita dei figli delle famiglie arcobaleno da parte del Comune.  Siamo dalla parte di Beppe Sala, che ha dovuto adeguarsi ma ha anche annunciato che questa sarà una battaglia politica da portare avanti. Lasciare centinaia di famiglie e di bambini nel limbo giuridico è vergognoso!

La destra sfascia famiglie

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La destra sta cercando di bloccare in Senato la proposta di regolamento della Commissione Europea sulle famiglie che si trovano in situazioni transfrontaliere: nell’Unione sono attualmente 2 milioni i bambini che vedono negato il rapporto giuridico con i genitori nel caso in cui la famiglia si trasferisca in un altro Stato membro.  Una famiglia arcobaleno, con le regole attuali, può vedersi negato il diritto alla libera circolazione in quanto famiglia, che è un diritto fondante dell’Unione. Ma alla destra interessa solo l’ennesima guerra ideologica contro l’amore e sulla pelle dei bambini.  L’Italia di Meloni starà con l’Europa dei diritti o con i governi dell’Ungheria e della Polonia?  Brando Benifei, Capodelegazione PD al Parlamento Europeo

8 marzo, libere di essere

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La libertà delle donne cambia il mondo. Per questo in tanti luoghi è sotto attacco. “Donna, vita, libertà” è il grido delle nostre sorelle che guidano la rivolta civile e politica del popolo iraniano. “Donna, vita, libertà” sono le parole che oggi nel mondo risuonano contro ogni discriminazione e sfruttamento.  La nostra libertà esige cambiamento, contro i contrattacchi delle destre, di chi vorrebbe tornare ai ruoli imposti dall'appartenere a un genere e ci pensa solo madri e mogli, senza peraltro dare nessun valore a quel lavoro di cura che ogni giorno riproduce la vita. Mentre noi chiediamo congedi paritari, condivisione della cura, lavoro per le donne, contrasto alla precarietà, alle disuguaglianze di genere e di salario.  Libere di essere, di vivere, studiare, lavorare, amare. Libere di autodeterminarci, di diventare o non diventare madri, di non dover rinunciare al lavoro per esserlo.  Libere dalla violenza maschile. Libere dagli stereotipi. Libere insieme, ogni giorno, per fa

Codice degli appalti: cancellata la parità di genere

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Il Governo Meloni ha trasmesso alle Camere il testo del nuovo Codice degli appalti che non contiene alcun riferimento alla certificazione per la parità di genere nelle assunzioni, così come invece è previsto dall’art. 46 bis del Codice delle pari opportunità.  Il Paese attendeva una rivoluzione sui diritti delle donne con la prima donna Presidente del Consiglio ma ci troviamo di fronte all’ennesimo passo indietro sull’occupazione femminile.  Una discriminazione che ci riporta indietro.  È questa l’Italia che vogliamo?

Cittadinanza italiana, una questione di civiltà

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“Dedico questa giornata al milione di Italiani senza cittadinanza. ” Sono le parole del medico Andi Florin Nganso Fenjiep, che finalmente anche per lo Stato è diventato un cittadino italiano. L'estate scorsa, mentre lavorava al pronto soccorso di Lignano Sabbiadoro, un paziente aveva rifiutato di farsi curare da lui, per il colore della pelle: dopo questo triste episodio le sue lotte contro il razzismo e per riformare le leggi sulla cittadinanza sono diventate ancora più forti. Un grande traguardo, ma la battaglia deve continuare, è questione di civiltà. Noi ci siamo.

La contromanovra del PD

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La Legge di Bilancio del governo Meloni è iniqua e inadeguata. Non ha una visione di futuro e di società. Per questo abbiamo scritto una contromanovra, per mettere nero su bianco le nostre proposte. Oggi, sabato 17 dicembre, dalle 15 siamo in Piazza Santi Apostoli. Insieme per difendere sanità pubblica e politiche sociali. Segui la diretta

Opzione donna deve essere ripristinata

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È assurdo che il Governo Meloni e la maggioranza non si rendano conto delle discriminanti aggiunte a Opzione donna.  Tutte le donne devono poter andare in pensione a 58 anni senza illogiche discriminanti sull'avere avuto o no figli, essere invalide o svolgere attività caregiver.  Il Governo accolga i nostri emendamenti che annullano quelle proposte.  Sulle pensioni, con questa manovra, il governo sta conducendo una vera e propria offensiva.  Far cassa sui più deboli è indegno.  Debora Serracchiani , Capogruppo PD alla Camera dei Deputati

Gli emendamenti PD sulla Legge di Bilancio

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Avevamo ragione, la Legge di Bilancio del Governo Meloni è iniqua e inadeguata. È stata bocciata da tutti, anche Confindustria.  Un record, insomma.  È per questo che abbiamo proposto i nostri emendamenti. L’Italia ha bisogno di una Legge di Bilancio all’altezza del difficile momento storico che stiamo vivendo.  Il Governo faccia un passo indietro per il bene del Paese e accolga le nostre proposte.  Scopri le nostre proposte