Il Decreto Milletasse
Ieri è passato al Senato, grazie ai voti della Lega il “milleproroghe”, una specie di finanziaria omnibus, che comprende anche decine di balzelli per i cittadini, norme fatte a posta per gli amici, grandi sconti fiscali per banche, assicurazioni, fondi di investimenti.
Stefano Fassina, responsabile Pd per l’Economia, ha soprannominato questo provvedimento il “milletasse”, soprattutto se visto insieme al decreto sul federalismo municipale che la Lega vuole riportare alle Camere (dove si prevedono nell’ordine: imposta di soggiorno, imposta di scopo, aumento della addizionale Irpef, aumento Ici su artigiani, commercianti e piccole imprese).
Nel “milleproroghe” si prevede l’aumento di un euro per il biglietto dei cinema, si fa marcia indietro su alcuni tagli ai costi della politica (in particolare, sulla dismissione delle partecipazioni nelle municipalizzate e sui numeri dei consiglieri e degli assessori municipali), senza contare il rinvio del pagamento delle multe per le quote latte, con buona pace degli allevatori onesti, le norme contro i precari della scuola o i tagli alla cultura, lo stop alle demolizioni delle case abusive in Campania, anche se costruite in aree protette.
E ancora: il fondo per i malati di Sla (sclerosi amiotrofica) che rischiano di avere meno dei 100 milioni stanziati in partenza, o il 5 per mille, che resta a quota 300 milioni, invece dei 400 stanziati nel 2010.
E' questo il famoso rilancio dell'economia promesso dal Premier tra una legge ad personam e l'altra?
Stefano Fassina, responsabile Pd per l’Economia, ha soprannominato questo provvedimento il “milletasse”, soprattutto se visto insieme al decreto sul federalismo municipale che la Lega vuole riportare alle Camere (dove si prevedono nell’ordine: imposta di soggiorno, imposta di scopo, aumento della addizionale Irpef, aumento Ici su artigiani, commercianti e piccole imprese).
Nel “milleproroghe” si prevede l’aumento di un euro per il biglietto dei cinema, si fa marcia indietro su alcuni tagli ai costi della politica (in particolare, sulla dismissione delle partecipazioni nelle municipalizzate e sui numeri dei consiglieri e degli assessori municipali), senza contare il rinvio del pagamento delle multe per le quote latte, con buona pace degli allevatori onesti, le norme contro i precari della scuola o i tagli alla cultura, lo stop alle demolizioni delle case abusive in Campania, anche se costruite in aree protette.
E ancora: il fondo per i malati di Sla (sclerosi amiotrofica) che rischiano di avere meno dei 100 milioni stanziati in partenza, o il 5 per mille, che resta a quota 300 milioni, invece dei 400 stanziati nel 2010.
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