La destra ha bocciato, con un emendamento soppressivo, la nostra proposta di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario. L’Italia resta ancora indietro nel campo dei diritti: la settimana corta, infatti, è già ampiamente sperimentata in altri Paesi Europei ed è dimostrato come tuteli l’ambiente, aumenti la produttività e la salute di lavoratori e lavoratrici. Per il Governo, nonostante le ore lavorate in Italia in media siano sopra la media OCSE, non è la via giusta. Loro conoscono solo quella della precarietà. Se da un lato bocciano la settimana corta, dopo aver fatto lo stesso con il salario minimo, dall’altra aumentano i voucher, liberalizzano il lavoro somministrato, allargano la stagionalità dei contratti misti. Per loro il lavoro è una merce di scambio. Patrioti a chiacchiere: pronti ad affossare i diritti di lavoratori e lavoratrici, silenti quando c’è da lottare per salvaguardare l’occupazione e migliorarne la qualità. È prioritario un nuovo patto per la qualità del lavo