Il gioco delle tre carte

Arrivano notizie sulla convivenza tra la struttura sanitaria di viale Lombardia e lo spazio di via Kennedy destinato alla Casa di Comunità. Le attività in capo ad Asst ora presenti nella palazzina dovrebbero spostarsi al centro commerciale, lasciando quindi in viale Lombardia quelle in capo ad Ats e all’Irccs San Gerardo: da una parte servizi come il Cup, l’infermiere di famiglia, il punto prelievi, dall'altra il consultorio e i servizi legati alla neuropsichiatria infantile. 

Commenta la notizia Damiano Chirico, Segretario di Circolo: “Il mantenimento di entrambi i presidi è il punto di partenza per l’interlocuzione sul futuro della sanità brugherese, ma non può essere il punto d’arrivo. A monte di qualsiasi progetto dovrebbe esserci un tema di sostenibilità: risposte sugli orari, sulla natura dei servizi e sul personale dovrebbero essere le premesse per avviare qualsiasi ragionamento”. 

Per la casa di comunità: “il rischio di un flop dovuto a cattedrali nel deserto, che hanno poco valore per la scarsa capacità di erogare i servizi e per i limiti d’orario, c’è. La carenza di medici in atto ovunque non rende roseo lo scenario. Se si tratta di prestazioni utili alla nostra città bisogna pensare di tenere aperto il sabato e di rivedere gli orari, in modo che non siano penalizzanti per i lavoratori, né le persone anziane che necessitano di accompagnamento. Senza risposte a queste domande si rischia di comprare una Ferrari e non avere benzina per farla funzionare”. 

Infine, sulla volontà di Asst di non erogare i suoi servizi in due strutture perché costringerebbe l’azienda a dover pagare sia per l’affitto in viale Lombardia sia per le spese condominiali onerose al Centro Kennedy, Chirico pone una domanda: “Se ci fossero agevolazioni per l'affitto o per le spese condominiali, Asst sarebbe disposta a fornire altri servizi nel poliambulatorio?”.

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