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Visualizzazione dei post con l'etichetta spending review

Senatori Pd: da emendamenti su F35 oltre 2 mld a ricerca e rischio sismico

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Oltre  duemila pagine , quasi duemila emendamenti e un buon numero di ordini del giorno "pesano" sul decreto sulla spending review e sul lavoro ponderoso che attende la commissione Bilancio del Senato, in vista dell'appuntamento con l'Aula, fissato per giovedì mattina. Il gruppo del Pd del Senato ha già preso posizione apertamente, dichiarando la propria determinazione a concentrarsi su un numero ristrettissmo di emendamenti. Alcuni, in particolare, sono molto importanti. " Gli emendamenti che abbiamo presentato alla spending review, se approvati, consentiranno di destinare complessivamente più di 2 miliardi e 600 milioni di euro al finanziamento degli enti di ricerca, agli interventi per la difesa del suolo e alla riduzione del rischio sismico degli immobili, al fondo per il servizio civile e alle politiche alla cooperazione allo sviluppo."  "Il tutto togliendo una parte della cifra spropositata destinata al programma di costruzione dei cacciabo

"La Provincia di Monza non c’è più"

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Ieri vi abbiamo raccontato della definizione da parte del Governo Monti dei criteri per il riordino e l'accorpamento delle Province. In base ai due parametri definiti nel decreto sulla spending review, i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati. C'eravamo lasciati con il dubbio che la provincia di Monza e Brianza potesse sparire, dato che risponde solo al requisito della popolazione (oltre 850.000 abitanti) ma non a quello dell'estensioe territoriale (che è di "soli" 405,5 kmq).  Il sito internet MB News  ci racconta come è andata a finire. La Provincia di Monza non c’è più. Dopo più di tre anni, le prime elezioni provinciali risalgono all’estate del 2009, l’autonomia brianzola finisce scarificata sull’altare della crisi economica e della necessità di contenere i costi della politica. Il Cdm «ha definito i criteri per il riordino delle province (dimensione t

Province: i criteri per l'accorpamento

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Oggi il Governo Monti ha definito i criteri per il riordino e l'accorpamento delle Province. In base ai due parametri definiti nel decreto sulla spending review, i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati. Nei prossimi giorni il Governo trasmetterà la deliberazione al Consiglio delle autonomie locali (CAL), istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali; la proposta finale sarà trasmessa da CAL e Regioni interessate al governo, il quale provvederà all’effettiva riduzione delle province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura. Le nuove province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità, mentre le altre competenze finora esercitate dalle Province saranno devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto “Salva Italia”. Entro il 1° gennaio 2014 nasceranno anche le 10 città metropolitane prev

La spending review

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Un lunghissimo Consiglio dei Ministri, iniziato alle 17 di giovedì e conclusosi alla 1 di notte di venerdì, ha approvato le misure per la spending review , che hanno principalmente l'obiettivo di impedire l'aumento dell'IVA, decisa dall'ultima manovra del Governo Berlusconi , che sarebbe scattata nel prossimo mese di ottobre, con gravissime conseguenze per il (faticosissimo) tentativo di far riprendere l'economia italiana. Cosa contiene, nel dettaglio, la spending review? Qui , per i più interessati, il lungo comunicato del Consiglio dei Ministri; qui una efficacissima sintesi dal sito de Il Post. Naturalmente da ieri fioccano anche i commenti politici sulle misure decise dal Governo Monti. Il Partito Democratico ha fatto sapere la sua posizione : sì agli interventi destinati a migliorare l'efficienza e a tagliare gli sprechi, sì al rinvio dell'aumento dell'Iva, ma grande attenzione agli interventi che rischiano di minare i servizi sociali, in p

La crisi cambia il menu degli italiani

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Oggi il Consiglio dei Ministri dovrebbe esaminare e approvare la spending review, il provvedimento di riduzione della spesa, non più secondo tagli lineari, ma dopo avere individuato i settori nei quali si potrebbe intervenire, senza compromettere servizi essenziali . Occorre quindi aspettare il dettaglio dei provvedimenti che saranno varati per conoscere le decisioni del Governo che, lo ricordiamo, deve intervenire per scongiurare l'aumento dell'IVA, già deciso dal precedente Governo Berlusconi, che dovrebbe scattare in ottobre. Quindi si tratta di trovare il modo di ridurre la spesa, senza definire ulteriori rincari per le tasche degli italiani, già duramente colpiti dalla crisi. Una crisi che, come ha tagliato anche i consumi e cambiato il menu degli italiani, che hanno già attuato la spending review a tavola. Si mangia più pasta (+3 per cento) e meno bistecche (-6 per cento), mentre in generale i consumi alimentari si sono ridotti dell’1,5 per cento. E’ quanto eme

Lavoro: disoccupazione giovanile da record a maggio

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Ogni mese, purtroppo, il tasso di disoccupazione giovanile segna un nuovo record. Oggi l'Istat ha diffuso i dati relativi a maggio 2012 ( qui il rapporto completo), dal quale risulta che il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ha raggiunto il record del 36,2%. C'è invece un lievissimo incremento dell'occupazione a livello generale , rispetto al mese precedente; una diminuzione che interessa sia gli uomini che le donne. Un primo segno di controtendenza? E' troppo presto per dirlo, dato che il livello annuale resta ancora da record. Complessivamente, gli uomini che lavorano sono il 67,2%, mentre le donne lavorano per il 47,2%. Oggi intanto il Governo avrà una importantissima riunione sulla spendig review, con l'obiettivo di scongiurare l'aumento dell'IVA previsto dal precedente governo. Ridurre la spesa, senza toccare settori vitali e senza ulteriormente deprimere l'economia, in un contesto come quello che evidenziano i dati sull&#

Gli italiani e la spending review

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Sanità, Enti locali, “auto blu”, tetti agli stipendi, risparmio energetico, consulenze, pensioni. Sono questi i temi principali delle oltre 95.000 segnalazioni inviate dagli italiani al Governo, nell'ambito dei lavori sulla spending review. Con la spending review, il Governo Monti sta analizzando tutte le voci di spesa delle pubbliche amministrazioni , per evitare inefficienze, eliminare sprechi e ottenere risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. L'obiettivo immediato è quello di ridurre la spesa di almeno 4,2 miliardi per l’anno 2012 anche per evitare il previsto aumento del 2% dell'IVA. Nelle scorse settimane il Governo ha chiesto anche agli italiani di segnalare aree di sprechi o di miglioramento della spesa . La scelta aveva fatto molto discutere, ma a quanto pare gli italiani la stanno apprezzando , dato che in una settimana sono giunte ben 95.000 segnalazioni . A scrivere sono in prevalenza cittadini , e tra questi molti giovani, ma anche dipend