La spending review


Un lunghissimo Consiglio dei Ministri, iniziato alle 17 di giovedì e conclusosi alla 1 di notte di venerdì, ha approvato le misure per la spending review, che hanno principalmente l'obiettivo di impedire l'aumento dell'IVA, decisa dall'ultima manovra del Governo Berlusconi, che sarebbe scattata nel prossimo mese di ottobre, con gravissime conseguenze per il (faticosissimo) tentativo di far riprendere l'economia italiana.

Cosa contiene, nel dettaglio, la spending review?

Qui, per i più interessati, il lungo comunicato del Consiglio dei Ministri; qui una efficacissima sintesi dal sito de Il Post.

Naturalmente da ieri fioccano anche i commenti politici sulle misure decise dal Governo Monti.

Il Partito Democratico ha fatto sapere la sua posizione: sì agli interventi destinati a migliorare l'efficienza e a tagliare gli sprechi, sì al rinvio dell'aumento dell'Iva, ma grande attenzione agli interventi che rischiano di minare i servizi sociali, in particolare nei settori della sanità, dell'istruzione e dei servizi offerti dalle amministrazioni locali.

"Dobbiamo vedere le carte - ha detto il segretario democratico Bersani - ma, a una prima occhiata, ci sono anche delle cose che ci piacciono, in tema di ordinamento degli enti locali, e sono stati fatti dei passi avanti anche sui costi standard. Ma sulla sanità ci sono cose che ci preoccupano molto. Bisogna stare attenti a non dare una mazzata al Servizio sanitario nazionale".

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