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Visualizzazione dei post con l'etichetta lavoro

Forum tematici provinciali al via!

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Partono i forum tematici! Nelle prossime settimane iniziano i lavori  di questi strumenti di confronto, partecipazione ed elaborazione del Partito Democratico di Monza e Brianza aperti a tutte e a tutti.  Compila il form e partecipa anche tu!  Partito Democratico - Federazione di Monza e Brianza   ****************************** Forum -   AMBIENTE E TERRITORIO -  CASA E DIRITTO ALL'ABITARE -  DIRITTI UMANI -  LAVORO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE -  SANITÀ E WELFARE -  SCUOLA E CULTURA -  TRASPORTI E MOBILITÀ

Le promesse mancate del Governo

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Ecco la manovra economica della destra: il Governo continua a mentire al Paese! Partito Democratico

Sanità, scuola e lavoro: da noi una contromanovra

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Io ho già detto che Meloni vuole comandare e non governare e lei ha risposto che in realtà vuole dare solo più potere ai cittadini. Ricordo che nell’unico incontro in cui ci hanno convocato tra le proposte che abbiamo portato a quel tavolo c’era la riforma della legge elettorale per far scegliere ai cittadini i loro rappresentanti. Ma di questo Meloni non parla mai.  Certo, lei è saldamente al comando di un partito personale e con le liste bloccate decide chi va in Parlamento. E allora non sia ipocrita: se vuole far contare di più il voto dei cittadini cambiamo la legge elettorale invece di avanzare una proposta di riforma costituzionale che non esiste in nessun altro Paese e scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato.  È inaccettabile vedere un governo mentire a viso aperto agli italiani : quando dicono che questa riforma non intacca le prerogative del capo dello Stato mentono sapendo di mentire, perché anche un bambino capisce che se ci sono due figure istituzionali e una viene e

In piazza contro una manovra iniqua

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In tutta Italia, da nord a sud, in piazza contro una manovra iniqua, che aumenta la precarietà e taglia i servizi pubblici essenziali.  Noi sosteniamo fortemente le ragioni per cui è stato convocato questo sciopero. Sosteniamo il diritto sacrosanto e costituzionale di sciopero per lavoratrici e lavoratori.  Elly Schlein

La destra attacca i sindacati e i diritti di chi lavora

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La precettazione dello sciopero generale da parte di Salvini rappresenta un precedente gravissimo, un attacco diretto ai diritti di chi lavora, a partire da quello al dissenso. La destra vuole silenziare le voci contrarie alla Manovra. Colpisce i Sindacati per nascondere una legge di bilancio fatta di tagli alla sanità pubblica, alle pensioni e di nuove tasse. Sono certo che Salvini dicendo di voler difendere gli utenti voleva invece colpire il Sindacato e rendere più difficile uno sciopero che contesta la Manovra. Andrea Orlando

Non erano pronti...

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Il PNRR è il più grande piano di investimenti per il Paese dal dopoguerra a oggi, e la destra lo sta gettando all’aria. Per colpa dell’incapacità del Governo Meloni l’Italia rischia di perdere 92 miliardi di euro, quasi metà della quota totale.  Questo significa meno soldi per asili nido, scuole, ospedali, infrastrutture, lotta al dissesto idrogeologico, riqualificazione delle periferie, mezzogiorno, lavoro e sviluppo. Un disastro.  In più, sulla Manovra di Bilancio Bankitalia lancia l’allarme sulla crescita e sulla necessità di rendere strutturali misure che l’esecutivo ha finanziato solo per un anno. Ma la coperta è corta, e la stessa Confindustria denuncia tagli per oltre 1 miliardo alle imprese.  In campagna elettorale dicevano di essere pronti. Poi chiedevano tempo. Ora, dopo più di un anno, è ufficiale: 'la pacchia è finita', sono inadatti a governare il Paese.  Partito Democratico

Per un futuro più giusto, segui la diretta

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A partire dalle 14:00 ti aspettiamo a Piazza del Popolo a Roma. Se non puoi esserci segui la diretta qui! Partito Democratico

Per un futuro più giusto, appuntamento a domani

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Roma, domani , sabato 11 novembre ore 14:00, Piazza del Popolo. Ci vediamo lì per far sentire, forte, la nostra voce. Ci vediamo lì per dare battaglia sulla giustizia sociale e su quella climatica; per difendere la sanità pubblica e le istituzioni, per ribadire che il salario minimo è necessario e che non si può fare cassa sui poveri; per opporci alla riforma costituzionale che è una pericolosa arma di distrazione di massa. Ci vediamo lì perché vogliamo mobilitarci per la pace, a tutela di tutti i civili. Ci vediamo lì per costruire insieme un futuro più giusto. Elly Schlein

PD in piazza: dalla Brianza a Roma 150 militanti dem

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La comunità del centro-sinistra scende in piazza: l’appuntamento lanciato a livello nazionale dalla segretaria Elly Schlein  è in programma per l' 11 novembre .  Ci sono tante cose che in questo primo anno di governo Meloni non sono andate bene a mio parere. Ne dico tre: il no al salario minimo, la scarsa attenzione per i temi ambientali, le poche risorse sulla sanità. E aggiungo che questo governo non guarda e non pensa ai giovani, al lavoro fragile con cui devono fare i conti, le prospettive pari a zero sui temi pensionistici.  Dovremmo essere solo dalla Brianza circa 150 persone. Mi fa piacere dire che ci sono anche non tesserati: questo vuol dire che è un momento sentito anche fuori dal PD. Ci sono le potenzialità per fare una piazza molto partecipata, e aggiungo che proprio da questo appuntamento può partire un’alternativa reale a questa destra.  La risposta su questo appuntamento romano mi fa molto piacere, vuol dire che la nostra comunità ha voglia di farsi sentire. In Brian

Per un futuro più giusto

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L’11 novembre vi aspettiamo a Roma, in Piazza del Popolo. Saremo lì per far sentire, forte, la nostra voce.  Saremo lì per la giustizia sociale e per quella climatica.  Saremo lì per difendere la sanità pubblica e le istituzioni, per ribadire che il salario minimo è necessario e che non si può fare cassa sui poveri, per opporci alla riforma costituzionale che è una pericolosa arma di distrazione di massa.  Saremo lì perché vogliamo mobilitarci per la pace, a tutela di tutti i civili.  Saremo lì, tutte e tutti, insieme, per un futuro più giusto.  Elly Schlein

Ora e sempre della parte dei lavoratori!

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Festeggiamo la sentenza del Tribunale di Monza che settimana scorsa ha finalmente reso giustizia ai lavoratori di Gianetti Ruote, illecitamente licenziati dall’oggi al domani con un semplice messaggio.  Ringraziamo i lavoratori, i sindacati e chi ha combattuto contro questa ingiustizia, perché questa battaglia di dignità ricorda a tutte e tutti noi che non possiamo arrenderci di fronte ai soprusi, ma dobbiamo lottare per un mondo del lavoro più giusto ed equo.  Restiamo accanto a tutte le lavoratrici e i lavoratori che vedono minacciati i propri diritti, per difendere il diritto a un lavoro dignitoso e a una retribuzione giusta.  Partito Democratico della Lombardia

Salario minimo: perché sì

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È il momento di adottare il Salario minimo in Italia. Lo conferma anche la Data Room di Milena Gabanelli. Al contrario di quanto detto da Governo e CNEL, sono ancora troppe le situazioni fuori dalla contrattazione collettiva, tra settori frammentati, contratti pirata e contratti nazionali scaduti e mai rinnovati.  Il salario minimo è presente in 22 paesi europei su 27. Non esiste solo in Austria, Danimarca, Finlandia, e Svezia, paesi con salari e welfare ben diversi dall’Italia. Funziona e migliora la condizione di lavoratrici e lavoratori.  Inoltre, in Italia più di 3 milioni di persone guadagnano meno di 9 euro l’ora e il potere d’acquisto delle famiglie italiane, già uno dei più bassi dell’area OCSE, si è abbassato del 7% dal 2021 al 2022. Il Governo non può più continuare a scappare davanti a queste evidenze: è necessario rimettere al centro il lavoro di qualità attraverso una legge di civiltà e buon senso.  Partito Democratico

La destra affossa il Salario Minimo

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La destra fugge dalle proprie responsabilità, rimanda in Commissione la proposta sul Salario Minimo affossandola di fatto.  Il voto della maggioranza che rinvia in commissione il Salario Minimo è un modo di buttare la palla in tribuna per la Presidente Meloni, per non trovarsi nell’imbarazzo di dover dire no.  Una scelta pavida e cinica che nega dignità, futuro e speranze a 3,5 milioni di lavoratori poveri. Non ci fermeremo, continueremo in Parlamento e nelle piazze la battaglia per questa legge di civiltà, a partire dalla manifestazione a Roma dell’11 novembre.  Elly Schlein

Governo tenaglia

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Mentre il governo pensa a fare propaganda, i giudizi degli italiani sulla situazione economica del paese continuano a peggiorare.  L'Istat lo ha detto con chiarezza: l'indice di fiducia delle imprese è al ribasso e quello dei consumatori continua a ridursi.  Come se non bastasse, i mutui sono alle stelle, rendendo in molti casi impossibile l'acquisto della prima casa.  E il Governo? La nota di aggiornamento del DEF non lascia spazio ad interpretazioni: l'esecutivo, incapace di trovare soluzioni, ha scelto la strada dei tagli ai servizi essenziali, sanità su tutti, e dei rinvii.  Il modo peggiore per affrontare i problemi degli italiani. Che non ricevono risposte e sono stanchi di aspettare. La luna di miele del governo è già finita da un pezzo.  Partito Democratico

I salari martoriati dalle scelte del Governo

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I dati non mentono, a differenza della propaganda del Governo Meloni.  In un anno di destra è aumentato tutto: il carrello della spesa, le bollette energetiche, gli interessi sui mutui. Una situazione drammatica per milioni di italiani, che vedono azzerarsi il proprio potere d’acquisto.  Il tutto a fronte di salari bassi, fermi, di un ritorno selvaggio del precariato, di sempre più giovani che vanno via da un Paese che ha perso la capacità di dare speranza.  Serve un salario minimo, serve l’attenzione alle fasce più deboli, serve ritornare a mettere al centro la vita delle persone, serve contrastare una maggioranza che sta aumentando le diseguaglianze sociali. L'11 novembre scendiamo in piazza.  Partito Democratico

Di lavoro non si deve morire!

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Oggi è la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.  In Italia si registrano i numeri di una guerra: più di 600 morti dall’inizio dell’anno, quasi 3 al giorno. Una strage silenziosa, quotidiana. La sicurezza sul lavoro non riceve ancora la giusta attenzione.  Servono più controlli, maggiori tutele, cambiare il paradigma culturale. Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quelle del Pontefice Papa Francesco, che più volte in questi mesi hanno ricordato l’importanza di fare di più e fare presto, non devono restare inascoltate.  La politica, unita, collabori per sancire un principio: di lavoro si viva ma non si muoia mai più.  Partito Democratico

L'Italia ha bisogno di una direzione diversa

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Il giudizio sul Governo Meloni è negativo. Non lo diciamo noi, basta chiedere a un italiano o un’italiana se stanno meglio di un anno fa, la risposta è scontata.  La destra ha fallito su tutto: sul lavoro, sulla sicurezza sul lavoro, sull’economia. Hanno reso più fragile il tessuto sociale del Paese, aumentato la precarietà, rallentato gli investimenti del PNRR, combattuto i poveri invece di contrastare la povertà.  L’Italia ha bisogno di una direzione diversa. Ha bisogno di rialzarsi e ricucire le fratture che questo Governo ha aumentato, ha bisogno di lavoro di qualità, della fine degli stage gratuiti e dei contratti a termine, di un salario minimo, di un congedo paritario tra uomo e donna, di diritti, di rinforzare la scuola e la sanità pubblica, di equità e giustizia sociale.  La nostra è un’opposizione nelle strade, in mezzo alle persone. Ad ogni critica proponiamo una soluzione alternativa, perché prima di tutto viene il bene del Paese.  Elly Schlein Leggi l'intervista comple

La destra dimentica i morti sul lavoro

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Brandizzo, Senago, Salerno, Trezzano sul Naviglio, Macherio, Bagolino, tra Desenzano Del Garda e Brescia, Milano, Castegnato e ancora e ancora e ancora. Questi sono solo alcuni dei Comuni colpiti dall’impietosa strage dei morti sul lavoro.  Solo nella nostra regione, ogni mese, più di dieci persone perdono la vita sul lavoro.  74 da gennaio a luglio. 559 in tutto il Paese.  Ma proprio quando l’Inail certifica che gli infortuni con i mezzi di lavoro sono in aumento cosa pensa di fare la destra? Tagliare sulla formazione obbligatoria eliminando anche la differenza tra settori a rischio.  Finito il cordoglio, la destra, in Lombardia e a Roma, dimentica velocemente. Sì, perché anche la Giunta Fontana è già stata richiamata dalla Corte dei conti per aver ridotto ulteriormente il personale addetto ai controlli. La formazione sulla sicurezza sul lavoro per noi è un diritto, non un privilegio sacrificato sull'altare dell'indifferenza politica.  Gruppo PD in Consiglio Regionale

Meloni in difficoltà

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La Presidente del Consiglio Meloni, che professava l'uscita dall'euro, il blocco navale e il taglio delle accise sulla benzina, la difesa dei lavoratori - tanto per citarne alcuni - si è dimostrata campionessa mondiale di boomerang che poi tornano addosso al Paese. Si ricordi che al Governo c'è lei e si impegni a gestire il fenomeno migratorio anziché attaccare l'opposizione, perché a Lampedusa dei suoi slogan traditi non se ne fanno nulla e hanno bisogno di fatti.  Elly Schlein

Dire no al salario minimo è una vergogna

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È una vergogna dire no al salario minimo.  Milioni di italiani sono in attesa, ma il Governo Meloni fa orecchie da mercante.  Sono arrivate, dalle colonne de La Stampa, le parole autorevoli di Romano Prodi a sostegno del provvedimento: “Sul salario minimo ho letto tutti, giuristi, sindacati e faccio un ragionamento molto semplice: se noi non garantiamo sei euro netti all'ora a chi lavora, perché questo sono i 9 euro lordi, siamo un Paese che deve vergognarsi di sé stesso. Siamo al di sotto del minimo vitale per una persona che deve vivere. Non tiriamo fuori finezze giuridiche o interessi particolari. Limitiamoci a constatare che con meno di così si muore.”  La nostra proposta di legge rafforza la contrattazione collettiva e stabilisce un compenso minimo di nove euro l’ora. Vogliamo rimettere al centro il lavoro dignitoso combattendo quello povero.  Firma anche tu la petizione, come già hanno fatto centinaia di migliaia di persone nel Paese. Partito Democratico