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Visualizzazione dei post con l'etichetta immigrati

Profughi a Brugherio, Troiano risponde alle polemiche

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Ad inizio settimana a Brugherio sono giunti a Brugherio quattordici senegalesi e nigeriani richiedenti asilo politico. In città si è scatenata subito una bufera, con scambi di insulti molto gravi fra concittadini, in particolare sul gruppo Facebook "Non sei di Brugherio se...". Il Sindaco Marco Troiano, attraverso le pagine del settimanale Noi Brugherio, ha risposto a tutte le critiche e polemiche sollevate in settimana da chi sostiene che "il comune non ha i soldi per aiutare i brugheresi ma ce li ha per gli immigrati". Riportiamo l'articolo integrale realizzato da Filippo Magni: "La storia inizia in Africa, prosegue su un barcone che naufraga nel Mediterraneo, passa attraverso un centro di accoglienza per finire a Brugherio dopo una rapida sosta a Monza. È così che quattordici persone di nazionalità nigeriana e senegalese in fuga dai loro Paesi sono arrivate lunedì in via De Gasperi, dove resteranno finché la Prefettura avrà esaminato la loro richie

Un'Italia più giusta anche per gli immigrati

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E’ difficile parlare di immigrazione in tempi di crisi economica e sociale. E’ difficile farlo in campagna elettorale.  Ci prova, in un articolo scritto per l'Unità e ripreso dal sito del Partito Democratico ,  Livia Turco,  Presidente nazionale Forum immigrazione PD e  componente della commissione Affari sociali,  L'immigrazione è uno di quei temi su cui difficilmente scatta l`applauso . Eppure è sul governo dell`immigrazione, sul progetto di convivenza tra italiani e immigrati che si decide quale sviluppo economico si intende promuovere, se basato sulla valorizzazione del capitale umano oppure sulla sua umiliazione attraverso la competizione sul basso costo del lavoro; se saremo un Paese euromediterraneo e se sapremo aiutare gli italiani a diventare cittadini europei e del mondo.  Colpisce l`assenza di questo tema nei programmi elettorali degli altri partiti.  Lo si comprende nel centrodestra: il fallimento delle loro politiche in termini di compressione

Il PD celebra la Giornata mondiale dedicata ai Migranti

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In occasione della Giornata del Migrante, la Fondazione Nilde Iotti ha promosso la prima visita di una delegazione di donne immigrate alla Camera dei Deputati, mentre la Direzione nazionale del PD ha approvato un ordine del giorno sui "Nuovi italiani". Per la prima volta, quindi, un gruppo di donne immigrate visiteranno la Camera dei Deputati e assisteranno ai lavori parlamentari. La delegazione è composta da 50 donne immigrate rappresentanti del mondo dell'associazionismo e impegnate nel lavoro di cura, tra cui alcune rappresentanti dei sindacati e dell'Acli Colf. Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti e presidente del Forum immigrazione PD ha presentato una mozione parlamentare per la ratifica della "Convenzione sulle lavoratrici e i lavoratori domestici", che è stata firmata dal governo. "Quelle che noi chiamiamo badanti - ha dichiarato Livia Turco - sono cittadine cui va riconosciuta autorevolezza politica e vanno sollecitate

“Chi nasce in Italia è italiano”

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Io come tu   è la campagna promossa dall'UNICEF Italia per ribadire il diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono, studiano e crescono in Italia. Io come Tu promuove il dialogo sui diritti di cittadinanza. Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi! A tal proposito in una lettera il segretario del PD,   Pier Luigi Bersani , ha scritto al presidente di UNICEF in risposta alla richiesta, rivolta a tutti i partiti politici, di lavorare per cercare una soluzione condivisa per la riforma della legge sulla cittadinanza per i minori. Scrive Bersani: “Crediamo che una riforma della legge sulla cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati e cresciuti in Italia, basata sullo Ius Soli, sia oggi urgente e prioritaria.  Non possiamo lasciare un’intera generazione di figli di questo Paese orfani di una chiara carta d’identità, una generazione di italiani di fatto ma stranieri per legge”.   Prosegue il Segret

Una cosa sbagliata, illegale e offensiva: per la dignità umana e per lo Stato

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Il 18 aprile, una persona su Facebook – Francesco Sperandeo – ha pubblicato una foto scattata da lui su un volo Alitalia tra Roma e Tunisi.  A bordo dell’aereo c’erano due tunisini, immigrati clandestinamente in Italia e per questo rimpatriati, e la foto di Sperandeo mostrava uno di questi con la bocca chiusa dallo scotch .  Scotch da pacchi. Sperandeo ha detto di aver chiesto spiegazioni e di essersi sentito rispondere che si trattava di una “normale operazione di polizia”. La foto ha circolato parecchio online, è stata rilanciata da testate giornalistiche nazionali ed è stata oggetto di alcune interrogazioni parlamentari al ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri.      Ho trovato molto deludenti le parole del Ministro. Nelle parole del Ministro sembra farsi spazio un ragionamento che giustifica il comportamento. Molti gli interventi successivi alle parole del Ministro. Vogliamo proporvene due: Andrea Sarubbi deputato del Pd, da sempre impegnato

L’Italia sono anch’io

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"Sono convinto che i bambini e i ragazzi venuti con l'immigrazione facciano parte integrante dell'Italia di oggi e di domani, e rappresentino una grande fonte di speranza”.  Lo ha detto il Presidente Giorgio Napolitano in occasione dell'incontro con i nuovi cittadini italiani celebrato al Quirinale nell'ambito del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. “Si tratta di una presenza che concorre ad alimentare quell'energia vitale di cui oggi l'Italia ha estremo bisogno". E' dalle parole del Capo dello Stato che parte il secondo week end di mobilitazione del Partito democratico: sabato 19 e domenica 20 novembre raccolta firme a sostegno delle due proposte di legge del PD di iniziativa popolare , per riformare la norma sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti in Italia. Per il Capo dello Stato, "non comprendere la portata del fenomeno migratorio e non capire quanto sia necessario i

Cosa succede nei CIE?

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Ieri pomeriggio alcuni immigrati hanno appiccato un incendio all’interno del Centro di identificazione ed espulsione (CIE) di Lampedusa . Approfittando del caos dato dall’emergenza, circa 800 persone sono fuggite dal Centro, cercando riparo nelle altre zone dell’isola. Circa la metà degli immigrati fuggiti sono stati ritrovati dalle forze dell’ordine già nel tardo pomeriggio di ieri, gli altri nella serata. Decine di extracomunitari ospitati nel CIE chiedevano da giorni di essere trasferiti sulla terraferma, lamentando le difficili condizioni all’interno del centro di accoglienza . Da giorni numerose associazioni, segnalavano i rischi legati alla crescente tensione nel CIE, che avrebbe potuto portare ad atti violenti. Ma cosa sta succedendo nei CIE? Proprio qualche giorno fa, prima della rivolta, il quotidiano online L'Inkiesta aveva approfondito la questione . Da aprile una circolare del Ministro dell’Interno impedisce l’accesso agli operatori dell’informazione, oltre

Reagire all'indifferenza verso le tragedie dei profughi

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Lampedusa, il monumento dedicato agli immigrati morti o dispersi in mare Sabato, sul Corriere della Sera , Claudio Magris ha scritto un bellissimo articolo dal titolo "L'assuefazione per quei morti" , dedicato alla tragedia degli immigrati che muoiono in mare , durante i tentativi di raggiungere le coste italiane. L'articolo si trova qui . Scrive Magris che " su alcuni giornali, duecento morti o dispersi in mare come quelli dell'altro ieri, in una fuga della disperazione, non finiscono neppure più in prima pagina , scivolano in quelle seguenti fra le notizie certo rilevanti ma non eclatanti". Perchè questo? Magris sostiene che "diversamente da altri casi, in cui l'indifferenza o la livida ostilità si accaniscono sullo straniero, sul miserabile, su chi ci è etnicamente o socialmente diverso, in questa circostanza la nostra insensibilità non nasce dalla provenienza e dall'identità a noi ostica di quelli annegati. Nasce dalla ripetizi

Lo Stato di diritto

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Berlusconi e Maroni volano in Tunisia per rinnovare gli accordi del 2009 sul controllo dei flussi migratori, con sostanziose offerte di aiuti in cambio del rimpatrio dei migranti . Intanto a Catania e a Napoli arrivano i profughi di Lampedusa, ma contemporaneamente continuano gli sbarchi, favoriti dalle buone condizioni meteo, e a Manduria non si fermano le proteste e le fughe. Nei giorni scorsi  Il Post ha rilanciato sul suo sito un’inchiesta di Telerama , una televisione locale pugliese, che sta circolando molto su Internet. L'inchiesta è molto ben fatta: descrive con chiarezza quello che si sa della questione dello status legale degli immigrati , mostra la reazione dei residenti e l’impegno di alcuni di loro a cercare i migranti scappati. Una sequenza, poi, mostra una strana e preoccupante collaborazione tra le forze dell’ordine e gruppi di cittadini nella realizzazione di queste “ronde”, compiute naturalmente al di fuori della legalità . L’inchiesta è andata in ond

Lampedusa: nella drammatica emergenza il Governo è inesistente.

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Una piccola isola come Lampedusa si sta facendo carico da sola in questi giorni del dramma umano di migliaia di persone in fuga dalla fame e dalla guerra. E il governo italiano sta a guardare. Per fortuna ci sono i lampedusani e la Chiesa che si sono fatti carico della situazione e stanno affrontando con tanto coraggio questa vicenda, divenuta emergenziale per colpa di questo governo. Questo esecutivo gestisce l'emergenza solo con dichiarazioni pompose, contraddittorie, incoerenti, senza essere in grado di coordinare e gestire nemmeno le risorse esistenti, come l'offerta dei presidenti di Regione che si sono detti disponibili ad accogliere i migranti purche' ognuno faccia la propria parte. Il ministro Franco Frattini propone un assegno per farli tornare a casa ma solo se a pagare è l'Unione Europea:  "Uno stato può anticipare  i fondi ma il rimborso finale spetta alla Commissione Europea che dispone di un fondo ad hoc" Umberto Bossi replica al Mi

La folle lotteria del click day

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Un interessante articolo di Tito Boeri per Repubblica sulla "follia del click-day" per la regolarizzazione degli immigrati. -Sarà un "abdic day" anche perché, una volta di più, servirà soprattutto a regolarizzare chi è già da noi illegalmente, anziché a regolare i flussi in ingresso, come recita ipocritamente il decreto che lo istituisce. Chiederemo a queste persone di uscire e poi rientrare col rischio peraltro di non poterlo fare se identificate come irregolari nel momento in cui lasciano il nostro paese. Sarebbe una beffa per chi vince la gara del click-day, una beffa pagata all'ipocrisia di leggi che fingono di regolare gli ingressi sapendo bene che finiscono per lo più per sanare irregolari già da noi... Infatti ieri, poco dopo le 8, i server del Viminale hanno registrato oltre 100mila domande d'assunzione . In quattro ore il conto è arrivato a quota 300mila. Una valanga di domande. Troppe, se si pensa che i "biglietti vincenti" sono so