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Candy apre in Cina. E a Brugherio c'è preoccupazione

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A poco più di un anno dall’annuncio del progetto (autunno 2011), il 14 novembre Candy Group ha inaugurato il nuovo sito produttivo in Cina, a Jiangmen, provincia del Guangdong. Quello asiatico è un mercato in forte espansione, con ottime potenzialità, in cui il Gruppo Candy sta investendo per supportare la crescita del prossimo futuro. L’investimento ammonta a 35 milioni di euro ed è finalizzato alla produzione di 2 milioni di lavabiancheria all'anno. Il Presidente di Candy, Aldo Fumagalli, ha detto che " E' necessario affacciarsi a nuovi mercati per sfuggire alla recessione dei Paesi europei, ora abbiamo uno dei più grandi stabilimenti del mondo. Il vantaggio è la prospettiva di crescita, che in Europa è sempre più difficile. Il mercato cinese è un asse di crescita: ogni anno assorbe 20 milioni di lavabiancheria, contro la quota di 1,5 milioni dell'Italia". A fronte di questo importante investimento nel mondo di un'azienda brugherese, non mancano p

La solidarietà tra lavoratori alla Candy

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E' una bella storia, quella raccontata ieri dal Giornale di Monza. Anita è una bimba di quasi quattro anni, affetta da una malattia rara che non le permette di camminare e correre come gli altri bambin i. Ora c'è la possibilità di andare in Slovacchia, in un centro che cura a questa malattia. Le cure sono costose, e la famiglia da sola non ce la fa. Vi chiederete: cosa c'entra la Candy? C'entra perchè il papà di Anita lavora alla Candy, e i suoi colleghi, nei giorni scorsi, hanno avviato una raccolta fondi, chidendo all'azienda di non farsi pagare una parte dello stipendio, da destinare proprio ad Anita. In una situazione di difficoltà, a livello generale e anche a livello locale, come abbiamo raccontato nei post del blog dedicati alla Candy, una iniziativa di solidarietà di questo tipo merita di essere raccontata . Tante volte si dice che la crisi ci ha resi egoisti, e che ognuno pensa a sè; la scelta dei lavoratori della Candy va in una direzione op

La protesta di ieri alla Candy

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I lavoratori della Candy impediscono l'ingresso dei tir. Foto da http://www.ilcittadinomb.it/ Settimana scorsa vi avevamo raccontato di come la Candy, marchio storico produttore di elettrodomestici, sito a Brugherio dal 1961, stia vivendo un momento delicato. Il tema è di quelli cruciali e stranoti: la produzione all'estero e le ripercussioni di questa strategia sui livelli occupazionali. I rappresentanti di Fim Cisl e Fiom Cgil hanno chiesto all'azienda di farsi carico, in quota parte, del disagio dei dipendenti, ma avrebbero ricevuto «la totale indisponibilità a definire qualsiasi forma di integrazione». Da qui la proclamazione dello stato di agitazione e di un pacchetto di 8 ore di sciopero, da attuare durante questa settimana. Come racconta l’edizione online de il Cittadino di Monza e Brianza , ieri, davanti al colosso brugherese degli elettrodomestici, si sono accalcati i tir in attesa di poter scaricare la merce, mentre i lavoratori bloccavano quasi totalment

Nuovi scioperi alla Candy

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foto da http://www.ilcittadinomb.it/ Questa settimana i 550 lavoratori della Candy di Brugherio e i 40 dei 200 di Santa Maria Hoè sono in cassa integrazione. E, durante un incontro nella sede di Confindustria Monza e Brianza, l'azienda ha chiesto altre tre settimane di cassa integrazione, da fare nei mesi di luglio, agosto e settembre. I rappresentanti di Fim Cisl e Fiom Cgil hanno chiesto all'azienda di farsi carico, in quota parte, del disagio dei dipendenti, ma avrebbero ricevuto «la totale indisponibilità a definire qualsiasi forma di integrazione». Da qui la proclamazione dello stato di agitazione e di un pacchetto di 8 ore di sciopero, da attuare nella settimana dal 23 al 28 luglio. C'è però da dire che in questo caso, a differenza di molte realtà brianzole, non si parla, per fortuna, di tagli o esuberi, ma di un confronto legato all'incremento della produttività delle fabbriche italiane del gruppo e alle ipotesi di delocalizzazione della produzione d

Ancora preoccupazione alla Candy

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foto di Valeria Pinoia - da www.ilcittadinomb.it Una nuova manifestazione dei lavoratori della Candy. Mercoledì un lungo corteo di lavoratori ha sfilato fuori dai cancelli dell'azienda. La preoccupazione è quella che aveva già portato i lavoratori a manifestare a metà aprile (leggi qui ): le ipotesi di delocalizzazione della produzione di Candy all'estero. Secondo la RSU dell'azienda, come riferisce l'edizione online de Il Cittadino, "l'azienda continua a ripetere che i prodotti realizzati in Cina vengono venduti in Oriente e non in Europa, ma noi non siamo convinti e ci risulta che in alcuni supermercati della zona vengano vendute lavatrici made in China". Per il prossimo 15 maggio è già fissato l'incontro annuale tra azienda e sindacati; certamente questo sarà uno dei temi all'ordine del giorno.

Il presidio dei lavoratori della Candy

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Foto tratta da  Il Cittadino di Monza e Brianza Il Cittadino di Monza e Brianza  L'edizione online de Il Cittadino di Monza e Brianza  racconta di come la Candy, marchio storico produttore di elettrodomestici, sito a Brugherio dal 1961, stia vivendo un momento delicato. Il tema è di quelli cruciali e stranoti: la produzione all'estero e le ripercussioni di questa strategia sui livelli occupazionali.  DoppiaM Due ore di sciopero e il blocco della portineria . È questa la strategia scelta dai lavoratori Candy , venerdì, per farsi ascoltare dall'azienda e soprattutto per far capire ai vertici del gruppo che è ora di dare risposte precise. Il problema pare esploso negli ultimi giorni, ma il tema è di quelli cruciali e stranoti: la produzione all'estero e le ripercussioni di questa strategia sui livelli occupazionali. La chiusura dello stabilimento della Bessel a Santa Maria Hoè è un boccone amaro ancora in fase di digestione; cento lavoratori lavorano un mese su tr

Rista e Candy: l'urbanistica che fa bene alla città

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Venerdì scorso e ieri sera, nelle due sedute di consiglio comunale, sono stati approvati due importanti progetti urbanistici , destinati a cambiare la nostra città. Finalmente l'abbattimento della RISTA diventa realtà , dopo l'adozione del nuovo progetto urbanistico per quell'area, deliberato a dicembre . La RISTA viene giù, l'ingresso a Brugherio sarà riqualificato. E, con l'approvazione del piano della Candy, arrivano nuove opportunità di lavoro per la città e si crea un grande spazio sociale per il Brugo nell'area dove sorgeva la Cascina Comolli. Anche ieri sera il Sindaco ha riconosciuto l'impegno delle amministrazioni precedenti per la realizzazione di questi due importanti progetti per Brugherio. Giuseppe Carminati, consigliere comunale del PD, ha ricordato il disegno strategico che aveva portato il centrosinistra al governo a pensare a questi progetti. E' questa l'urbanistica che fa bene alla città. E su questi progetti si lavora tutti insi

Consiglio comunale

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Questa sera, dalle 19.45 in poi, si riunisce il consiglio comunale.  Come abbiamo già anticipato, all'ordine del giorno ci sono temi importanti , a partire dalla discussione sulla richiesta di sostituzione del direttore del notiziario comunale , per passare poi ad importanti progetti urbanistici . Si discuterà anche dell'importo dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali , della rotonda di via increa , delle consulte di quartiere e della situazione finanziaria e gestionale del centro sportivo comunale . Chissà se stasera il collegamento internet funzionerà a dovere...

Progetti per Brugherio

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Domani, in consiglio comunale, saranno esaminati una serie di importanti progetti urbanistici.   Alcuni attesi da tempo, altri fermatisi negli ultimi mesi senza motivo, altri che ci potevano essere risparmiati. Parliamo anzitutto dell'approvazione definitiva del progetto relativa al comparto RISTA e Bettolino Freddo : finalmente, dopo tantissimi anni di duro lavoro, potremmo davvero vedere la RISTA venire giù . Un risultato importantissimo, che avevamo già avviato a dicembre . Poi, finalmente, vedremo tornare in consiglio comunale il progetto relativo alla Candy , che consentirà un nuovo sviluppo all'azienda, speriamo anche in termini di opportunità lavorative . Del progetto si erano perse le tracce negli ultimi mesi (hanno preferito portare avanti Porta delle Torri e altro...), e noi lo avevamo sollecitato più volte, durante i consigli comunali. Infine, purtroppo la maggioranza ci proporrà , per la terza volta, una modalità per consentire l'insediamento del   ce