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Visualizzazione dei post con l'etichetta basta un si

#bastaunsi

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Ci vediamo questa sera in compagnia di  Laura Barzaghi ,  Roberto Rampi ,  Roberto Scanagatti ,  Pietro Virtuani  e Gigi Ponti. 

Una guida semplice al referendum del 4 dicembre. Ecco su cosa si vota

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L’appuntamento si avvicina ma non tutti hanno le idee chiare, cerchiamo di toglierci qualche dubbio (senza fare propaganda) Il 4 dicembre prossimo si voterà per il referendum costituzionale. L’appuntamento si avvicina ma non tutti hanno le idee chiare, cerchiamo di toglierci qualche dubbio (senza fare propaganda). Si voterà domenica 4 dicembre dalle ore 7 alle 23 in tutta Italia. Per il referendum costituzionale non è previsto il raggiungimento del quorum, la votazione sarà valida a prescindere da quanti andranno a votare. Che cosa troverete sulla scheda elettorale? Il quesito recita: “A pprovate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione ?”. Vediamo punto per punto che cosa significa e cosa comporterà. Ch

I Sindaci d’Italia a favore del Sì

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Sì al referendum per una Repubblica più giusta, più semplice, più moderna  Centinaia di sindaci scenderanno oggi in piazza per parlare con i loro concittadini e spiegare le ragioni del Sì al referendum del 4 dicembre. Per qualche ora, i primi cittadini smetteranno la loro fascia tricolore e saranno impegnati come ‘militanti del Sì’, senza perdere quelle caratteristiche di comprensione e disponibilità, che li rendono i rappresentanti istituzionali più vicini agli elettori. L’iniziativa “ Basta un Sìndaco in piazza ” rappresenta il culmine della campagna partita dall’appello promosso da  Graziano Delrio ,  Angelo Rughetti  e  Roberto Cociancich  e che ha visto l’adesione di 1.100 sindaci di tutta Italia: uno schieramento trasversale che conta eletti di centrosinistra, ma anche di partiti e liste civiche di centrodestra. Dal volantinaggio nei mercati ai banchetti in piazza, dagli aperitivi ai più classici comizi o al porta a porta, le iniziative di domani saranno di natura dive

Perché votare sì - di Pietro Virtuani

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Ho deciso di scrivere questo testo per tre motivi: perché questa campagna referendaria è stata la cosa più importante e intensa che ho fatto in questi tre anni da Segretario provinciale del Partito democratico di Monza e Brianza; perché ho imparato tantissime cose, che vorrei riepilogare e raccogliere in un testo organico; e perché alcuni miei cari amici sono incerti o orientati a votare no, per cui ho voluto esprimere in forma scritta le mie ragioni, per raccontarle anche a loro. Il testo non è venuto molto breve, per cui l’ho diviso in paragrafi, che qui riepilogo per facilitare la lettura. 1. Il contesto in cui siamo e l’atteggiamento in cui porsi (dove si riepiloga velocemente cosa succede intorno e ci si pone in guardia dai profeti di sventura) 2. La Storia della nostra Costituzione (le tante cose che abbiamo imparato o ripassato, in sintesi) 3. Il cuore della riforma (quello che c’è di importante da sapere) 4. Nel merito, pesi e contrappesi (una esposizione che vuole

La politica che produce antipolitica

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C’è una domanda alla quale non hanno ancora risposto Pier Luigi Bersani, Mario Monti e gli altri autorevoli esponenti parlamentari della maggioranza che in questi giorni si stanno impegnando per il No al referendum:  perché mai hanno votato a favore della riforma costituzionale quando il Parlamento ne ha discusso e oggi, fuori da quelle aule, indicano ai cittadini una strada del tutto diversa  da quella che loro stessi hanno percorso? È un interrogativo che va al di là della coerenza personale, investendo direttamente le fonti dell’antipolitica che si annidano anche nel rapporto tra parlamentari e opinione pubblica. Perché se è ragionevole immaginare che non possa esistere una verità per il Parlamento e una diversa verità per il Paese, ne consegue che  quel parlamentare che si esprime con il voto in una certa direzione per poi sostenere in pubblico l’esatto contrario contribuisce a demolire la credibilità delle istituzioni rappresentative  dinanzi ai cittadini.

Se la riforma costituzionale fosse il tuo appartamento

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La Enews di Matteo Renzi

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Mancano venti giorni al voto del 4 dicembre sul referendum costituzionale. Venti giorni che valgono venti anni. I venti anni di tentativi falliti del passato. I venti anni di speranza che possono aprirsi se l'Italia sceglierà il futuro e non la paura. Non vi parlo per una volta di tutte le iniziative della settimana. Chi vuole può seguirle qui: www.facebook.com/matteorenziufficiale e sui canali del Governo. Oggi mi limito a fare un augurio, un augurio a tutti voi e soprattutto a quelli che da tanto tempo condividono con me questa meravigliosa avventura. Siamo al bivio decisivo, ragazzi, lo sappiamo. Molti di voi sono impegnatissimi in queste ore. Vanno casa per casa. Fanno il porta a porta. Organizzano eventi. Altri sono preoccupati. Tesi. I sondaggi dicono che il No sarebbe più forte del Sì, al momento (e che gli indecisi sono più forti del No e del Sì messi insieme, ma questa è un'altra storia). E qualcuno dunque è preoccupato. Qualcuno pensa che ci sarà un effetto Trump s

Le ragioni del si

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Vi segnaliamo due appuntamenti di approfondimento in merito al referendum: - a Brugherio lunedi 21 novembre ore 20.30 sala consiliare con Tiziano Treu; - a Monza giovedi 17 novembre ore 21 sala Maddalena con Pierluigi Castagnetti

Renzi: il 4 dicembre sarà l’occasione per fare chiarezza sul futuro

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“In settimana faremo i primi mille giorni di governo e non è che ce ne saranno altri mille perchè ogni tanto si vota, ma è già un record esserci arrivati. Se dovessi guardare dove eravamo e dove siamo, il compito del nostro governo è stato mettere a posto il passato. C’era la palude, ce lo ricordiamo o no?”. Lo ha detto il premier  Matteo Renzi   intervenendo all’ Assemblea nazionale sul Mezzogiorno  a Napoli. “Sono tre o quattro, su 63, i governi arrivati a mille giorni, già questo indica qualche problema. La Merkel ha visto 4-5 presidenti del Consiglio, Obama 3 o 4. Il Parlamento – ha ricordato – non riusciva ad eleggere il Presidente della Repubblica, rischiavamo di perdere i fondi europei e tutta la classe politica che sembrava impantanata e che avesse come unico obiettivo di rimandare la tornata elettorale. Questo era lo scenario. Ci siamo preoccupati in questi due anni e mezzo, di mettere a posto il passato.  La riforma del Jobs Act , ad esempio, andava fatta 15 anni fa”

il Ministro Maurizio Martina sarà a Meda per un incontro sulle ragioni del Sì.

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Vi segnaliamo che SABATO 12 NOVEMBRE il Ministro Maurizio Martina sarà a Meda per un incontro sulle ragioni del Sì.  Sarà un’importante occasione di confronto con un esponente del governo sul tema del Referendum. A partire dalle 15.00 ci vediamo nella sala consiliare del Comune di Meda, in Piazza Municipio 4. A sabato!

Basta un sì

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(l'immagine si ingrandisce con un click) Vi aspettiamo giovedi alle ore 21 presso i locali della consulta Nord San Damiano dove si terrà un incontro sul referendum. Vi aspettiamo!

È nato il Comitato provinciale Basta un Sì di Monza e Brianza

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(l'immagine si ingrandisce con un click) È nato il Comitato provinciale Basta un Sì di Monza e Brianza per sostenere il referendum del prossimo 4 dicembre sulla riforma della Costituzione. Leggiamo dal giornale online MB News . La presentazione si è tenuta ieri 26 ottobre, all’Urban center del capoluogo davanti a molti esponenti della società civile, che hanno firmato l’appello “Una riforma per la fiducia, il lavoro e lo sviluppo”.  Si tratta di Pietro Albergoni, Silvia Bolgia, Gianni Canova, Gigi Cattaneo, Lino Ceccarelli, Stefania Crippa, Vittorio D’Amico, Angela Dentoni, Marco Diegoli, Michele Faglia, Enrico Farinone, Antonella Ferrario, Maria Luisa Filippi, Maria Teresa Foa, Bianca Fumagalli, Mario Fumagalli, Iride Enza Funari, Zelindo Giannoni, Giuseppe Giovenzana, Maria Antonia Molteni, Lorenzo Ornaghi, Armando Pioltelli, Enzo Palumbo, Tino Perego, Francesco Pizzagalli, Ambra Redaelli, Ambrogio Riboldi, Gianfranco Rigamonti, Claudia Sala, Edoardo Scioscia, Paolo Ta

Basta un SI!

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Il Consiglio dei Ministri ha fissato la data del  Referendum Costituzionale al 4 dicembre . Una data importante perchè darà all'Italia finalmente la forza di   dire SI   a cambiare e poter essere più efficiente e stabile, rendendo anche il nostro Paese con una sua più chiara crescita economica. Con questa Riforma l'Italia non avrà più due Camere uguali, con identici poteri e funzioni, così come accade nella maggior parte degli altri Paesi europei. Le leggi verranno approvate più velocemente per fare in modo che la Politica sia di più a passo con i tempi nei confronti della società. La Riforma diminuirà i costi della politica stessa e la Pubblica Amministrazione sarà semplificata e più trasparente. Il Comitato per il "SI" di Brugherio a breve organizzerà un'altra iniziativa nella nostra città per approfondire e spiegare i contenuti della Riforma costituzionale. Il 4 dicembre sarà un'occasione irripetibile  per cambiare dopo 30 anni di t