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Visualizzazione dei post con l'etichetta Roberto Calderoli

Perchè la ministra Kyenge fa così paura agli Italiani?

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Raramente si è visto nel panorama politico Italiano un ministro capace di attirare l'odio su di se, ed in così poco tempo come è accadato al  ministro dell'integrazione Cécile Kyenge . Abbiamo avuto ministri accusati di frode fiscale, ladri consumati, semplici affabbulatori di aria fritta, ma nessuno ha mai dovuto sopportare quello che è il trattamento dedicato alla neoministra. Colpita duramente anche dai propri colleghi. Cominciò la consigliera leghista di Padova Dolores Valandro, scrivendo su facebook:    “Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna”. Ha continuato Roberto Calderoli paragonandola ad un orango, come ben ricordiamo. Per finire con vicesindaco del Pdl di Diano Marina, che l'ha paragonata ad una prostituta, scrivendo:   “Se becco la Kyenge…il fatto è che non frequento di notte il rettilineo di Ceriale” , zona nota della zona per certe frequentazioni.  Ma basta scorre

Vergogna che fa male a tutta l'Italia

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Altro che scuse. La Lega torna all'attacco e il giorno dopo le offese di Roberto Calderoli al ministro Cecile Kyenge, altri esponenti del Carroccio rincarano la dose. Due giorni dopo l'esplosione del caso Calderoli - con le offese del leghista, vicepresidente del Senato, al ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge - il clima si fa ancora più rovente. Leggiamo dal sito Repubblica.it Le parole più dure arrivano dal presidente del Consiglio,Enrico Letta. Un vero e proprio un ultimatum rivolto al segretario leghista Roberto Maroni: "Chiuda subito il caso o è scontro totale". Oltre alle parole di Calderoli a far infuriare il presidente del Consiglio è l'intervento di Matteo Salvini, contro il presidente della Repubblica. "Taci che è meglio" - il post del leghista su facebook contro Napolitano, dopo il suo intervento in difesa della Kyenge. Parole alle quali Letta replica duramente: "L'aver chiamato in causa il presidente Napolitano, che

Solo contro tutti

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Un interminabile ping pong tra i partiti. Ogni giorno nuove dichiarazioni che smentiscono quelle del giorno precedente. E  la tanto attesa riforma della legge elettorale stenta a realizzarsi.   Quella legge ideata dall'ex ministro leghista Roberto Calderoli, da lui stesso definita come “una porcata”, fortemente voluta da Silvio Berlusconi che arrivò addirittura a minacciare la crisi di governo nel caso non fosse stata approvata la riforma. Il cosiddetto porcellum, per intenderci, che non permette all'elettore di indicare preferenze sulla scheda. La stessa che delega ai partiti le nomine di Camera e  Senato. E un deputato, Roberto Giacchetti, del Partito Democratico che è da 36 giorni in sciopero della fame per chiedere l'approvazione di una nuova legge elettorale. Ce lo racconta Repubblica  con un'intervista di Roberto Giacchetti. Quanto pensa di resistere ancora? “Non lo so, però mi sono dato questo obiettivo: cessare lo sciopero della fame nel

Un partito può buttare i suoi soldi dalla finestra?

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Sul blog  abbiamo parlato delle difficoltà che ha vissuto il Partito Democratico nell'affrontare le vicende Penati e Lusi. Ci siamo occupati poco degli scandali che hanno colpito la Lega Nord. Ci interessa di più cosa succede in casa nostra e comunque dobbiamo dare atto alla Lega di aver al suo interno (come peraltro i democratici) gli anticorpi per reagire a queste situazioni. Fatta una debita premessa però vorrei analizzare il commento di Umberto Bossi sulle ultime vicende che stanno sconvolgendo la Lega: quella del presunto dossier interno confezionato per screditare Maroni e quella dell'affitto della casa di Calderoli che sarebbe stato pagato con i soldi del partito . Nonostante non sia più il leader indiscusso del Carroccio, l'opinione di Bossi sul terremoto nel partito è sempre comunque la più attesa. Il Senatur, ad Alessandria per un comizio, incalzato dai cronisti, ha parlato del presunto pagamento dell'affitto di Calderoli con i soldi del Carroccio:

Calderoli e il Capodanno di Monti

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foto da www.lettera43.it Non conosco personalmente Calderoli e non avete idea di quanto ne soffra: quell'uomo è a conoscenza di segreti, riguardo alla scelta degli abiti e degli aggettivi, che temo mi resteranno preclusi per sempre. Se però avessi confidenza con lui, gli direi che su Monti sta sbagliando strategia. Accusare il premier di aver mangiato il cotechino di san Silvestro a Palazzo Chigi con la sua famiglia di noti trasgressivi è stato un errore . E non solo perché ha offerto il destro al perseguitato di prendere elegantemente per i fondelli il persecutore , fornendo la lista dei negozi in cui la moglie aveva fatto la spesa. Molto più grave, dal punto di vista di Calderoli, è che la rivelazione sulle gozzoviglie montiane non avrà indotto i patrioti padani a scandalizzarsi, ma a riflettere sulla circostanza che, da buon lumbard, Monti aveva lavorato anche l'ultimo dell'anno. Capisco che per scaldare la base leghista e farle dimenticare il nulla combinato a Roma

La calda estate della Lega Nord

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«Non è per domani, ma per dopodomani l'arrivo, della Padania: l'Italia, l'han capito tutti, che va giù» .  Così il Ministro (?) Umberto Bossi durante un comizio a Schio, nel vicentino. In questa frase del leader del Carroccio sono riassunti i vent'anni anni di Lega Nord , di un federalismo sempre urlato ma mai veramente attuato. Se anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni non crede più al Carroccio, proclamando che «Il federalismo fiscale non esiste più» , si può dire che la Lega Nord ha fallito la propria missione. Umberto Bossi ha vissuto un'estate, diciamo, intensa. Nel comizio di Ferragosto a Ponte di Legno addirittura il leader della Lega Nord è arrivato ad apostrofare il collega - assente - Brunetta esclamando a proposito dell'impegno della Lega per evitare un ritocco delle pensioni nella manovra anticrisi appena approvata dal governo: "Non romperci i coglioni, nano di Venezia." Alle intemperanze di Bossi fa da c