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Visualizzazione dei post con l'etichetta Nucleare

La Germania dice addio al nucleare

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È ufficiale: dal 2022 la Germania non utilizzerà più l'energia nucleare . L'annuncio è arrivato dal ministro dell'Ambiente di Berlino, Norbert Rottgen: "E' una decisione irreversibile . Dopo una lunga consultazione c'è un'intesa, una scelta decisiva e chiara". Il piano prevede che gran parte dei reattori venga disattivata entro la fine di quest'anno , dopo che già una prima parte era stata spenta subito dopo il disastro giapponese . Ne rimarranno attivi quindi solo tre che funzioneranno per altri 11 anni al massimo. C'è un altro dato interessante, nella decisione tedesca: il fatto che la decisione sia arrivata al termine di una riunione nella quale sono stati coinvolti anche i partiti attualmente all'opposizione. C ome a dire che su alcune scelte decisive si deve lavorare insieme . Da noi, invece, il Governo la scorsa settimana ha fatto la furbata di tentare di impedire il referendum, e pone pure la fiducia, per blindare il voto...

Nucleare: il Governo tenta lo scippo sul referendum

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Ieri pomeriggio alla Camera il Governo ha posto la fiducia sul decreto legge omnibus, che contiene, tra l'altro, la moratoria sulle centrali nucleari. Con la decisione di mettere la fiducia sul decreto omnibus, il Governo le prova tutte per sfuggire al voto degli italiani nel referendum indetto per il 12 e 13 giugno . Nelle norme che l'esecutivo vuole imporre non c'è nessun abbandono del piano nucleare, ma solo un rinvio , come aveva candidamente ammesso Berlusconi , giusto per evitare il giudizio dei cittadini, nettamente contrario al ritorno delle centrali nucleare in Italia. Prendono in giro gli italiani con un finto addio al programma nucleare, che punta a cancellare il quesito referendario, sottraendo ai cittadini il diritto al voto . Con la questione di fiducia la maggioranza proclama l'ennesima giornata della vergogna, dando uno schiaffo al sacrosanto diritto dei cittadini di sapere con chiarezza, senza trucchi o giochetti, quali sono le reali intenzio

PD School. Nucleare: ancora?

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Il 19 maggio, ore 21, Via Arosio 6 Monza PD School organizza: NUCLEARE: ANCORA? con Sergio ZABOT, ingegnere nucleare, Alessandro ALFIERI, consigliere regionale PD, modera: Luca TAMAINO, responsabile Ambiente GD MB. DoppiaM

E ora i referendum!

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C'è un secondo fronte di sfida al Governo e al centrodestra, che va subito messo in campo, come già sta avvenendo da qualche settimana. Dobbiamo tutti fare in modo che i quattro referendum del 12 e 13 giugno vedano una grande partecipazione , per dire con chiarezza che non vogliamo la privatizzazione e la mercificazione dell'acqua pubblica , che vogliamo scelte innovative in campo energetico , e non il nucleare, e che è ora di smetterla con le leggi a favore del Premier . 4 SI per 4 referendum, che non ci devono essere scippati. Passaparola!

Ambiente: dalla parte giusta

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Poco fa Silvio Berlusconi , durante la conferenza stampa seguita al vertice italo-francese, ha ammesso candidamente che il Governo intende andare avanti con il nucleare , e che la moratoria di questi giorni è solo dovuta alla volontà di evitare una vittoria del SI al referendum . Ha detto il Premier: " Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni . Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un'opinione pubblica conscia della necessità nucleare". Intanto il Partito Democratico rilancia le sue proposte su tre temi fondamentali in materia di ambiente: nucleare , acqua pubblica ed energie rinnovabili .

Giù le mani dal referendum!

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Dopo il nucleare l'acqua. Il governo apre alla possibilità di un secondo intervento legislativo ad hoc, per bloccare sul filo del traguardo anche il referendum sulla privatizzazione delle risorse idriche. Lo ha detto chiaramente il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani a Radio Anch'io : "Su questo tema, di grande rilevanza, sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo". Pur in assenza del referendum sul nucleare, i solerti curatori del benessere del presidente del Consiglio si sono accorti che rimane il rischio che il tema dell'acqua porti comunque i cittadini alle urne , renda possibile il raggiungimento del quorum e, quindi, trascini al successo anche il referendum sul legittimo impedimento. Da qui il tentativo di far fuori anche i referendum sull'acqua pubblica, che hanno ottenuto le firme di un milione e quattrocentomila cittadini. Una straordinaria mobilitazione che chiede l'uscita dell'acqua dal mercato e dei profitti dall'a

Dichiarazioni atomiche

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Sulle motivazioni che hanno spinto il Governo a rinuciare (per ora) al nucleare abbiamo già scritto ieri . Il quotidiano online Linkiesta ha raccolto tutte le dichiarazioni in materia di Silvio Berlusconi e dei due ministri dello Sviluppo economico che si sono succeduti (Claudio Scajola e Paolo Romani). Le dichiarazioni raccontano di quando la costruzione delle centrali era data per sicura entro la fine della legislatura, di quando si proponeva di delocalizzarle in Albania, di quando si accusavano gli ecologisti e la sinistra, per concludere con quelle che assicuravano che i Comuni avrebbero «fatto a gara per avere un impianto nucleare sul proprio territorio». Tre anni di dichiarazioni atomiche.

Referendum: il Governo fugge

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Proprio mentre andava online il post precedente , che dava avvio alla nostra campagna informativa sui quattro referendum, tutti i siti hanno dedicato spazio alla notizia del passo indietro del Governo sul nucleare . Il governo ha deciso di soprassedere sul programma nucleare ed ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus, all'esame dell'aula del Senato, l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. E così il governo dalla sera alla mattina ha abbandonato il nucleare . Niente più necessità di renderci autonomi nel campo dell’energia, evidentemente. L’abolizione in cinque minuti e con un semplice tratto di penna dei due anni di lavoro che hanno portato alla definizione di un piano strategico per il nucleare si spiega solo con un elemento: evitare il referendum dei prossimi 11-12 giugno . La scomparsa del quesito sul nucleare rischia di produrre una smobilitazione in grado di mettere a repentaglio l'ott

Lanciamoci nel futuro

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Vi proponiamo un secondo post, scritto da Lorenzo, anch'egli cittadino brugherese che vive attualmente a Berlino. L'articolo offre numerosi spunti su cui riflettere perchè siamo di f onte ad una svolta epocale:   "un partito ecologista che potrebbe avere la maggioranza ed essere a capo della piú forte economia europea". Perchè aggiungo io, in seguito alla vittoria rosso-verde in alcune regioni tedesche, vogliamo fare del PD il più   grande partito ambientalista. Perché il Pd, deve tornare a vincere. E per far ciò  deve dettare l'agenda sulla "green economy", deve saper ospitare il dibattito all'interno del centrosinistra, deve dare voce ai movimenti senza confondersi con loro e in una sana distinzione dei ruoli. DoppiaM  "Clamoroso crollo per Angela Merkel:   dopo 58 anni di dominio assoluto, il governo liberal-conservatore è stato sconfitto nell’elezione chiave nel Baden-Württemberg, nel sudovest della Germania, tradizionale roccaforte de

La reazione degli elettori tedeschi al disastro giapponese

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Quest'oggi con molto piacere pubblichiamo il contributo di una cittadina brugherese che ha vissuto per diverso tempo in Germania , precisamente a Berlino. Alessandra , esperta di cose tedesche, ci aiuta a capire le ripercussioni del " disastro giapponese " nel paese governato dalla cancelliera Angela Merkel. Molte informazioni sono tratte dal sito, naturalmente in lingua tedesca, del quotidiano   "Zeit" . Non ci resta che augurarvi buona lettura e anticiparvi che ne prossimi giorni avremo un altro contributo da un cittadino brugherese che vive attualmente a Berlino. DoppiaM Un evento imprevisto . La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiamato in causa la catastrofe giapponese per spiegare una sconfitta elettorale del tutto inaspettata in due Länder considerati vere e proprie roccaforti della CDU : il Baden-Württemberg, dove i cristiano-democratici si ritrovano all'opposizione dopo quasi 58 anni al governo , e la Renania-Palatinato. Il Baden

La frase della settimana

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Il cancelliere tedesco Angela Merkel , intervenendo a una conferenza finanziaria a Francoforte, ha commentato così la dipendenza del suo Paese dall’energia nucleare, definendola «transitoria» . «Prima la Germania uscirà dal nucleare meglio sarà» Questo in Germania. In Italia invece , il comparto del rinnovabile potrà godere degli incentivi (fissati nell'agosto 2010 ed entrati in vigore il 1° gennaio 2011) solo fino al 31 maggio 2011, e non più fino al 2013. Le aziende non nascondono le perplessità, anche in Brianza, dove il giro d'affari per le imprese attive nei diversi settori delle energie rinnovabili (circa un centinaio in tutto il territorio di Monza e Brianza) è stimato in circa 350 milioni di euro dall'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. (fonte MB news). Questa decisione comporta, prima di tutto, il blocco degli ordini in attesa di sviluppi e crea tensioni sul mercato. Il nostro Paese merita di meglio. DoppiaM

Nucleare: un diverso punto di vista

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Agli incidenti alla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, abbiamo già dedicato due post di commento ( qui e qui ). Un giovane lettore del nostro blog , studente di ingegneria fisica, ci ha inviato un commento su questo argomento. Lo pubblichiamo, perchè offre un punto di vista diverso sul tema del nucleare, utile per un confronto tra le diverse posizioni. - - - - - Il potente terremoto (grado 9 della scala Richter, circa 30.000 volte più potente di quello che colpì L’Aquila) ed il successivo tsunami che hanno colpito il Giappone, hanno causato una numero di vittime e di danni tuttora imprecisati. Si parla di almeno 20.000 morti, ma le immagini raccolte al momento del disastro ed i successivi reportage dei giornalisti arrivati sui luoghi della catastrofe, lasciano però un timore: le vittime potrebbero essere molte di più. Eppure, come tutti sappiamo, il Giappone è il paese più preparato al mondo ai terremoti . Fin quando la tecnologia non ha reso loro disponibili calcestruzzo

Nucleare, l'Italia non cambia idea. Gli altri si interrogano...

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La prima notizia è che il ministro Prestigiacomo c'è ancora; molti la davano per dispersa. La seconda notizia è che la linea italiana sul nucleare “non cambia”. E' questa l'estrema sintesi dell'intervento del ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo , nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio dei ministri che ha affrontato anche la catastrofe avvenuta in Giappone. Sono consapevole che i sostenitori del nucleare non possano cambiare idea dall'oggi al domani. Speravo, però, che il ministro avesse un approccio condiviso alla luce di quanto successo in Giappone. Invece, torna il leitmotiv dei nemici. Ogni ministro ha i suoi. Se per la Gelmini sono i bidelli, per la Prestigiacomo sono gli antinuclearisti. Ma cosa succede nel mondo? - La Germania ha deciso di sospendere per tre mesi il prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima; - Il primo ministro indiano Manmohan

Nucleare-Giappone: alcune riflessioni

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Questo post necessita di una premessa: non voglio approfittare o speculare sulla tragedia che ha colpito il Giappone per rinnovare la mia contrarietà al nucleare come fonte per la produzione di energia. Non è questo il momento .Vorrei invece riflettere su alcune questioni.  In Italia il tema è stato trattato, come spesso avviene anche per molti altri argomenti, banalizzando le posizioni: due schieramenti opposti che si fronteggiano. Evidenza di ciò è la pubblicità promossa dal forum nucleare, quella della partita a scacchi. L'argomento viene semplificato, relegato ad una partita, a due fazioni, ad uno spot. Invece, come ci insegna in questi giorni il Giappone, che ricordiamo essere la terza potenza economica mondiale, il nucleare è argomento più complesso . Molto complesso. L'epicentro del terremoto si trova in mare aperto, a 373 km a nord-est della capitale Tokyo. La magnituto rilevata è di 8.9 scala Richter , la profondità di 25 km . Le distanze dalla costa di Honsh

Scacco matto al nucleare

Video risposta di Legambiente al Forum Nucleare italiano. DoppiaM