Nucleare-Giappone: alcune riflessioni
Questo post necessita di una premessa: non voglio approfittare o speculare sulla tragedia che ha colpito il Giappone per rinnovare la mia contrarietà al nucleare come fonte per la produzione di energia.
Non è questo il momento.Vorrei invece riflettere su alcune questioni. In Italia il tema è stato trattato, come spesso avviene anche per molti altri argomenti, banalizzando le posizioni: due schieramenti opposti che si fronteggiano.
Evidenza di ciò è la pubblicità promossa dal forum nucleare, quella della partita a scacchi. L'argomento viene semplificato, relegato ad una partita, a due fazioni, ad uno spot.
Invece, come ci insegna in questi giorni il Giappone, che ricordiamo essere la terza potenza economica mondiale, il nucleare è argomento più complesso. Molto complesso.
L'epicentro del terremoto si trova in mare aperto, a 373 km a nord-est della capitale
Tokyo. La magnituto rilevata è di 8.9 scala Richter, la profondità di 25 km. Le distanze dalla costa di Honshu: l'epicentro è a 130 km da Sendai e 178 km da Yamagata e Fukushima. Cosa sarebbe successo alle centrali se l'epicentro fosse stato più prossimo?
Questo dimostra, una volta ancora, che le centrali nucleari, anche se costruite e gestite con criteri rigorosissimi, presentano alcune falle. Qualunque grande impianto, specie se complesso, ha in se' incognite e imprevisti che possono tramutarsi in tragedia".
Quindi suggerisco ai vari sostenitori del nucleare un po' di sobrietà di fronte a quello che sta accadendo.
Ricordo infine che il 12 giugno è in programma un referendum che, fra le altre cose, chiede l’abrogazione del ritorno all’atomo dell’Italia. Ma il 12 giugno non si voterà solo per dire no all’atomo. I cittadini saranno chiamati anche ad esprimersi contro la privatizzazione delle risorse idriche e contro la legge sul legittimo impedimento. Temi che, affianco al no all’atomo, potrebbero convincere i cittadini ad andare alle urne. E consentire alla tornata referendaria di raggiungere il quorum.
P.S. C’è una persona che in modo sintetico e preciso sta raccontando molto bene quello che vede e che sente in Giappone, è Lorenzo sul suo blog.
DoppiaM