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Bum - Un altra sparata a salve di Grillo

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Un altra sparata a salve di Grillo: il reddito di cittadinanza costa 30 miliardi l'anno, ne trova solo 4. Tutto sulle spalle di chi soffre “Le panzane corrono sul web. Il tema è serio: come garantire un reddito minimo alla parte della società più a rischio di emarginazione. La proposta grillina è invece un palloncino pieno di aria , che costerebbe oltre 30mld di euro con coperture che arrivano appena a qualche miliardo”. E’ quanto affermato da Antonio Misiani , deputato del Pd componente della commissione Bilancio della Camera. “La proposta – ha aggiunto Misiani - ha tutta l'aria di essere stata fatta con l’unico scopo di non essere approvata, per poi lanciarsi a dire balle in rete e accusare la politica. Prima di parlare occorrerebbe documentarsi, quantificare i costi in modo realistico, indicare seriamente dove trovare le risorse e non lanciarsi in cialtronate strumentali per sfruttare il disagio economico di milioni di italiani”. Anche per il vice

SOLO IL PD E LE AUTONOMIE LOCALI PRATICANO LA TRASPARENZA

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Il 16 gennaio, in piena campagna elettorale, il Parlamento ha approvato la legge che prevede che o gni quadrimestre ciascun gruppo deve pubblicare in rete "gli estremi dei mandati di pagamento, assegni e bonifici bancari" della sua attività politica. Ad oggi, secondo  l'inchiesta del settimanale L'Espresso , solo il Partito Democratico e i partiti autonomisti hanno adempiuto. Non hanno pubblicato il PDL, la Lega, Scelta Civica, e anche i 5stelle, che tanto su questo punto hanno calcato in campagna elettorale, oltre ad aver tenuto banco per settimane con le polemiche sugli scontrini da rendicontare. Sicuramente l'inchiesta giornalistica esorterà le grillo, berlusconi, monti e bossi a darsi una mossa; intanto, registriamo come si sia dovuto mettere il dito nella piaga, prima di avere notizie in tal senso da queste forze politiche. "Per il PD la trasparenza è una cosa seria non uno slogan buono solo da gridare nelle piazze", ha dichiarato  Anton

Trasparenza e sostenibilità

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"Anche potendo spendere di più non lo avremmo fatto. La nostra è una scelta politica. Questi numeri sono il risultato di un profilo complessivo che ci stiamo dando davanti al paese, a partire dal segretario Bersani. Fare politica ha un costo. Il nostro compito è fare in modo che ciò che facciamo con i soldi pubblici sia credibile. La trasparenza deve ormai essere considerata la pre-condizione per giustificare il finanziamento della politica”.  Sono le parole di Antonio  Misiani, Tesoriere Nazionale PD.  Infatti  PD quest'anno spenderà 6.5 milioni di euro per la campagna. Il PDL nel 2008 spese 68.5 milioni. La Moratti e il PDL spesero per le comunali di Milano quasi 12 milioni di euro (e persero). Anche da queste cose si vede la differenza Leggiamo dal sito de La Repubblica: IL taglio è netto, ma non doloroso. “Anche potendo spendere di più non lo avremmo fatto. La nostra è una scelta politica”, dice il tesoriere del Pd Antonio Misiani. E non c’entra solo la d

I costi della politica, il valore della politica

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Lunedì scorso ad Oreno Antonio Misiani , tesoriere nazionale , e Roberto Rampi , vicesindaco di Vimercate e responsabile organizzativo del PD lombardo, hanno illustrato l a proposta del PD per la riforma dei partiti politici, in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna e trasparenza dei partiti stessi. Una serata per parlare di una politica che deve rinnovarsi per ritrovare il proprio valore, dare avvio a una nuova fase e a un nuovo rapporto di fiducia coi cittadini. Il Partito Democratico è l'unico partito ad avere depositato da tempo una proposta di legge su questo tema. E' una proposta che definisce aspetti importanti e delicati quali il finanziamento dei partiti, le primarie, la trasparenza e la certificazione dei bilanci. Un commento alla serata , che ha suscitato un vivo dibattito, è arrivato dal Vicesindaco di Vimercate Roberto Rampi : Riconquistare la fiducia dei cittadini nei confronti della politica è fondamentale . Pe

Dalla Lega un autogol populista

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Ieri l’europarlamentare della Lega Nord Matteo Salvini ed alcuni sindaci leghisti, fra cui il sindaco di Verona Flavio Tosi, hanno chiesto a tutti gli amministratori di non far pagare l’Imu ai cittadini del nord. Matteo Salvini, eurodeputato leghista e vicesegretario della Lega Lombarda, in particolare,  chiede agli amministratori leghisti e non solo di non far pagare l'Imu ai cittadini del Nord: «Come Lega Lombarda stiamo facendo circolare in tutti i nostri comuni una mozione per applicare l'Imu al minimo, ovvero al 2 permille. Quindi, legalmente, stiamo già impegnando i nostri sindaci e anche quelli degli altri partiti . Certamente è una tassa odiosa e vergognosa » Il tesoriere del Partito Democratico, Antonio Misiani, ci racconta invece come i l boicottaggio dell'Imu sia un vero e proprio errore . Basta leggere con un minimo di attenzione il decreto Monti per capire che l'unico effetto concreto di questa alzata d'ingegno "padano" sarebbe quell