Sicurezza, da Fontana solo propaganda

La violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 18 anni avvenuta pochi giorni fa nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro è un fatto gravissimo che non può essere liquidato come un episodio isolato. Nonostante sia compito di Regione e Governo garantire la sicurezza, nei primi sei mesi del 2025 in Lombardia si sono registrate ben 2.903 denunce legate ad episodi avvenuti su treni o nelle stazioni della regione: più di 16 al giorno. Tra questi, 24 violenze sessuali, la maggior parte a bordo treno.

Di fronte a un quadro così grave, la Giunta Fontana sceglie la strada della propaganda. L’Assessore La Russa propone di chiudere stazioni e sottopassaggi di notte, come se il problema fosse “il percorso sbagliato” e non la totale mancanza di presidi e sicurezza. Ancora una volta la destra agita la paura senza offrire soluzioni: così non garantisce sicurezza, soprattutto alle donne, e alimenta un clima di timore utile solo alla propria propaganda.

Chiediamo interventi concreti, non serrature e cancelli ma con più controlli, più presidi, più trasporti sicuri, più prevenzione. Una donna deve potersi muovere liberamente. Su qualsiasi mezzo, a qualsiasi ora.

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