Un’alternativa per l’Italia che fatica

Onorare la memoria dell’Olocausto è un dovere civile per proteggere la verità e per proteggere il futuro: proteggere la verità dai negazionisti, proteggerla dai rigurgiti di antisemitismo e anche da ogni forma di odio e discriminazione. 

Su temi di attualità, è grande la distanza fra quanto dichiara e quanto poi fa la Presidente del Consiglio. 

Meloni sull’Arabia Saudita aveva parlato di un Paese dove è negato ogni diritto, un Paese fondamentalista, aveva detto: non passeranno coi miliardi e poi va a trattare un accordo da 10 miliardi. 

Sempre la premier aveva detto che avrebbe dato la caccia ai trafficanti per tutto il globo terracqueo ma ne avevano arrestato uno in Italia e lo hanno liberato e rimandato a casa in Libia. 

Aveva detto che avrebbe valutato in caso rinvio a giudizio di Daniela Santanché che cosa fare e invece è passata una settimana e non ha ancora ottenuto le sue dimissioni. 

Aveva detto, ce lo ricordiamo tutti, davanti al benzinaio, che avrebbe abolito tutte le accise e invece di soppiatto la settimana scorsa hanno aumentato quelle sul diesel. 

C'è poi il rischio che diventi funzionale al disegno di disgregazione dell’Europa da parte di Trump: se vuole contribuire alla risposta europea faccia una battaglia con noi perché gli investimenti comuni continuino dopo il Next Generation EU. 

Bisogna tornare alle reali difficoltà delle cittadine e dei cittadini, bisogna separare il prezzo dell’energia dal prezzo del gas che è la fonte di energia più cara in questo momento e fare un acquirente unico, un grande gruppo di acquisto in grado di far abbassare le bollette alle famiglie e alle imprese e poi abbiamo salari troppo bassi in Italia: bisogna contrastare la precarietà e approvare finalmente un salario minimo come abbiamo proposto con le altre opposizioni. 

Se il governo non è attento ai bisogni delle persone, alle opposizioni resta l’onere di  individuare un percorso concreto. Abbiamo fatto iniziative insieme sulla sanità pubblica, sul futuro dell’automotive, sul salario minimo, sui congedi insomma questa è la strada: costruire una alternativa per tutta quell’Italia che fa fatica e alla quale questo governo non sta dando risposte. 

Elly Schlein

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