Lo sciacallaggio del governo sull’emergenza maltempo

Sono oltre mille gli sfollati in Emilia-Romagna a causa dell’ondata di maltempo che da ieri sta flagellando la regione. Una situazione di emergenza che richiederebbe ancora più responsabilità e che invece ha fatto emergere, a destra, le solite inaccettabili pulsioni elettorali. Il Ministro per la Protezione Civile Musumeci arriva addirittura a puntare il dito contro gli amministratori locali emiliano-romagnoli. 

Durissima la reazione della Segretaria Elly Schlein: “Piena vicinanza a comunità e territori nuovamente colpiti dagli eventi alluvionali delle scorse ore. Mentre gli amministratori dell’Emilia-Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, organizzare soccorsi e sostenere la popolazione la destra di governo si è messa subito a fare sciacallaggio politico per fini elettorali. Giorgia Meloni aveva fatto, più di un anno fa, una inutile passerella con gli stivali nel fango a promettere 100% di ristori a famiglie e imprese che non sono mai arrivati. Non hanno messo risorse adeguate. Hanno perso due mesi per nominare un Commissario su cui hanno concentrato tutte le prerogative e i poteri; hanno individuato nell’esercito, a Roma, la struttura commissariale a dispetto del territorio, hanno voluto a tutti i costi centralizzare e adesso scaricano responsabilità e problemi sugli amministratori locali. Prima ancora che ridicolo è indecente”. 

A lei si aggiunge il Capogruppo PD al Senato Francesco Boccia: “Quello che maggioranza e governo stanno facendo in queste ore è inaccettabile. Invece di sostenere lo sforzo che le amministrazioni sul territorio stanno facendo per rispondere all’emergenza dovuta al Maltempo organizzano conferenze stampa e dichiarazioni in batteria per attaccare la regione Emilia Romagna. Addirittura il Ministro Musumeci, ministro per la protezione civile, di cui tutti ricordano la impeccabile gestione siciliana, attacca l’amministrazione regionale innescando di fatto uno scontro istituzionale sulla pelle dei cittadini emiliano-romagnoli. Siamo di fronte a uno squallido sciacallaggio propagandistico che non ha precedenti, a una destra che non si vergogna di nulla pur di attaccare gli avversari politici, che non ha nessuna cultura istituzionale e nessun rispetto per chi in questo momento sta combattendo contro una grave emergenza”. 

“Ci eravamo illusi per un attimo che, almeno stavolta, la destra non facesse becero sciacallaggio. – ha commentato la Presidente facente funzioni dell’Emilia Romagna, Irene Priolo – Non è passata la notte che hanno invece già replicato il film dell’anno scorso, diffondendo fake news e moltiplicando attacchi ad uso e consumo elettorale. Il paradosso è che, dopo aver voluto contro tutto e tutti tenere la gestione della ricostruzione post alluvione a Roma, scaricano poi tutte le responsabilità sul territorio. È indecente sia dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista morale”. 

Il Segretario regionale del PD Emilia-Romagna, Luigi Tosiani, reagisce così agli attacchi iniziati già questa mattina da Fratelli d’Italia, che annunciava esposti in Procura e Corte dei Conti contro la Regione: “Siamo sotto la pioggia, si sta ancora fronteggiando l’emergenza ma evidentemente a qualcuno questo non interessa: meglio cominciare subito con lo sciacallaggio. Fu così nel 2023, lo è stato nei mesi successivi e ora ci siamo di nuovo. Come si possono tirare in ballo Regione e Comuni quando il Governo ha deciso di gestire la ricostruzione dell’alluvione dello scorso anno direttamente da Roma senza coordinamento con gli enti locali. Con che faccia si lanciano accuse quando non si è stati in grado di far arrivare a cittadini e imprese nemmeno un euro di rimborsi dopo tante promesse? E sarebbe molto utile sapere perché il miliardo e duecento milioni di Euro di fondi PNRR per sindaci e comunità locali sono bloccati da nove mesi”. 

Ricorda Enza Rando, della Segreteria nazionale: “Più di mille evacuati, due dispersi: le immagini che arrivano dall’Emilia Romagna sono drammatiche e richiedono il massimo impegno di tutte le istituzioni per evitare la tragedia. Voglio ringraziare il personale delle forze di soccorso per il lavoro incredibile che sta svolgendo ed i sindaci dei comuni colpiti che stanno lavorando a stretto contatto con la Regione. Siamo davanti ad un’emergenza climatica che produce conseguenze disastrose, trovo davvero assurdo e inaccettabile che alcuni sciacalli approfittino per le strumentalizzazioni politiche”. 

“Il Governo, invece di attaccare sindaci e regioni e fare propaganda e sciacallaggio, deve mettere risorse vere sulla prevenzione e questo non sta avvenendo. Anzi tre giorni fa, la Presidente del Consiglio è andata a Confindustria ad affermare che il tema del cambiamento climatico non è una urgenza. – conclude Igor Taruffi della Segreteria nazionale – Il Governo dovrebbe mettere a disposizione risorse straordinarie per interventi straordinari, perché siamo di fronte a un evento, che insieme a quello dell’anno scorso, ha una portata storica. Lo ha affermato il Capo della Protezione Civile: sono eventi straordinari che si sono ripetuti in sedici mesi, in un giorno è caduta la pioggia che cade in sei mesi. La vera sfida è ridisegnare il reticolo idrico di una regione, per questo occorrono miliardi. Abbiamo chiesto 8 miliardi e mezzo, il Governo ne ha stanziato uno solo. Ai cittadini e alle imprese non servono gli scaricabarile, servono le risposte. Invece di fare propaganda e sciacallaggio il Governo dovrebbe darle, quelle risposte: quante risorse vuole mettere, in quanto tempo, per un vero piano straordinario, che lo ha ricordato anche il ministro Musumeci, spetta alle autorità di bacino, che dipendono dal ministero dell’Ambiente. Parlatevi e governate, perché siete al governo. Invece di attaccare chi ce la sta mettendo tutta per sostenere cittadini e imprese, (si attacca l’Emilia-Romagna e invece si tace sulle Marche, chissà come mai), date una mano e date delle risposte. E invece non hanno trovato niente di meglio da fare che convocare una conferenza stampa - con l’emergenza ancora in corso - per attaccare gli i Sindaci e gli amministratori locali: vergognatevi!”.

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