Nidi comunali, no alla esternalizzazione!

L'amministrazione sta valutando di esternalizzare il servizio degli asili nido comunali

Questa valutazione in corso, che avrebbe meritato di essere presentata al Consiglio Comunale e alla città con ben altra trasparenza e chiarezza, è richiamata nella relazione sullo stato di attuazione dei programmi, una delibera in cui si riassumono quali siano i progressi fatti nel portare avanti le varie progettualità e servizi del Comune. 

Un passaggio, che la Vicesindaco Benzi non ha ritenuto di illustrare nella sua relazione al Consiglio, dichiara esplicitamente come l’attuale assetto dei nidi comunali non sia sostenibile nel lungo periodo. Il Comune ha affidato a una realtà esterna all’ente lo studio delle possibili soluzioni e l’incarico di “far emergere la migliore soluzione percorribile”. 

Riteniamo questa scelta grave nel metodo e nel merito. 

Nel metodo, perché una scelta così rilevante non è una questione tecnica, ma è una scelta politica e programmatica sulla quale l’amministrazione ha il dovere di dare indicazioni chiare. Valutare l’esternalizzazione del servizio di asilo nido è una decisione importante, la giunta avrebbe dovuto parlarne nei documenti di programmazione e dare delle indicazioni chiare in merito, dicendo alla città quale idea di servizi pubblici abbiano: è ovvio che le indicazioni programmatiche e le valutazioni politiche debbano poi essere verificate alla luce della fattibilità tecnica e della sostenibilità per l'ente, ma chi ha un ruolo pubblico deve assumersi l’onere di dare un indirizzo, senza scaricare sui tecnici la responsabilità

Nel merito, perché l’esternalizzazione, cioè il non impiegare più personale del comune nei nidi ma affidarli a cooperative o aziende esterne, è una scelta sbagliata, che peggiora le condizioni di lavoro e le retribuzioni delle lavoratrici dei nidi e diminuisce le possibilità per il Comune di garantire e monitorare il servizio. In un momento in cui l’investimento sui nidi è una priorità assoluta per il Paese, per incentivare l’occupazione femminile, per avviare politiche concrete di sostegno alla natalità e alla genitorialità, per contrastare la povertà educativa e combattere le disuguaglianze, la giunta comunale di Brugherio sta valutando di rinunciare a erogare in modalità diretta il servizio e di disinvestire su di esso, per ottenere un risparmio nelle spese di personale. 

La situazione dei nidi è difficile da anni, anche per scelte dell’amministrazione precedente che riteniamo superate: le educatrici che andavano in pensione non venivano sostituite da nuove assunzioni, ma da lavoratrici di agenzie interinali. La nostra posizione, come Partito Democratico, era ed è chiara: per noi i nidi devono rimanere un presidio educativo e sociale gestito dall’ente con personale proprio

C’è ancora modo di invertire la rotta, facendo le necessarie scelte in merito alle assunzioni.

Continueremo a seguire attentamente la situazione, per non lasciare che un patrimonio pubblico della città venga disperso e perché Brugherio metta al centro delle sue politiche la qualità del lavoro e la difesa dei servizi pubblici.

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