Decreto liste d'attesa, caos nella maggioranza

Anche i governatori leghisti attaccano apertamente il decreto liste d'attesa. Dopo la bocciatura della conferenza delle Regioni, arrivano le bordate di Zaia, Fedriga e Fontana. 

“Mi sembra chiaro che quello che avevamo denunciato in campagna elettorale si sia realizzato. È un decreto vuoto, un decreto fuffa perché non è pensabile raccontare che per affrontare le liste d’attesa lo si faccia senza mettere un euro. Ma questo lo ha fatto il governo pendendo in giro le persone”. 

La Segretaria Elly Schlein ha aperto la conferenza stampa sul dl liste d’attesa organizzata dal Partito Democratico al Senato mettendo subito in chiaro che su questo terreno non ci sono tentennamenti: “Il Partito Democratico non darà tregua a un esecutivo il cui vero obiettivo è lo smantellamento della sanità pubblicaLavorano in quella direzione: 21mila medici sono andati all’estero, moltissimi sono andati al privato. Il governo non può fare finta di nulla”. 

La segretaria Schlein attacca: “Denunciamo la presa in giro di chi arriva a 5 giorni dalle elezioni europee e racconta agli italiani di poter accorciare le liste di attesa senza metterci un euro. È passato un mese e il decreto-fuffa è già diventato il decreto-zuffa, dentro la maggioranza e con le regioni. C’è qualcosa che non va nel rapporto tra questo governo e la sanità pubblica”. 

Meloni – dice ancora Schlein – sembra più preoccupata di andare incontro a Salvini che della salute degli italiani. Sembra più preoccupata a tenere in vita questo governo. Questo decreto rimane una boutade elettorale perché altro non è. Si fermino”. 

“Non vedo nessuna convergenza con la Lega. – conclude – Sono andati in testacoda tra di loro. Con i partiti della maggioranza e con i loro amministratori regionali. Se la Lega si è pentita di aver affossato la legge Schlein, spero convinca anche il resto della maggioranza”. 

“Che non provino a porre la questione di fiducia perché sarebbe una fiducia sulla Lega”, avverte il Capogruppo PD al Senato, Francesco Boccia.

“Le opposizioni – ha spiegato Boccia – hanno già detto che sono disposte a discutere degli emendamenti, un numero esiguo che consente però di marcare la differenza fra maggioranza e opposizione. Quello che il PD chiede è che il decreto per le liste d’attesa sulla sanità venga ritirato perché si tratta di un testo pasticciato e pericoloso”. 

“Un provvedimento – osserva la Capogruppo dem in Commissione Sanità Sandra Zampa –  , contro il quale si sono espresse anche le Regioni. Si tratta di un decreto elettorale contro il quale anche la Lega ha un atteggiamento di opposizione, visto che il suo Capogruppo Massimiliano Romeo aveva presentato un emendamento per sopprimerlo di fatto”. 

Il Governo faccia un passo indietro e ritiri un provvedimento inutile, senza coperture finanziarie e investimenti, con cui sta prendendo in giro gli italiani su un tema importantissimo su cui servirebbero serietà e concretezza.

Post popolari in questo blog

Il giro dell'oca al quartiere ovest

Una Lega in dissoluzione

Le priorità del Sindaco Assi