I Sindaci contro i tagli ai Comuni
I Comuni della Brianza non ci stanno. E di fronte alla scelta del Governo hanno unito la voce per mandare un messaggio di contrarietà e chiedere di rivalutare i criteri di redistribuzione dei tagli agli enti locali.
Con un un solo voto contrario, una sola astensione e alcuni Sindaci leghisti che hanno abbandonato l’aula, l’Assemblea dei sindaci della Provincia di Monza e Brianza ha approvato venerdì il documento presentato dal Capogruppo di Brianza Rete Comune, Vincenzo Di Paolo, con il quale si chiede al Governo di “riconsiderare le scelte sui tagli ai bilanci degli enti locali stabiliti dalla manovra finanziaria” e di “rivalutare le disposizioni con cui si stabilisce la connessione tra le risorse PNRR ottenute dai Comuni e i tagli che dovranno subire al proprio bilancio in parte corrente”.
Secondo i criteri stabiliti dal Governo gli enti che hanno avuto più progetti finanziati dal PNRR subiranno i tagli maggiori. È una scelta che contraddice la finalità del PNRR mettendo a rischio la gestione dei servizi ai cittadini. I Comuni e le Province hanno dimostrato, nell’attuazione dei programmi PNRR, di essere all’altezza nella capacità di realizzare gli interventi e nell’utilizzo delle risorse assegnate, molto più che altri comparti delle istituzioni pubbliche. Vanno sostenuti, non penalizzati.
Molti sindaci del centrodestra e il Presidente Santambrogio hanno colto il valore costruttivo del documento, che voleva essere un contributo per far emergere in maniera compatta le esigenze del territorio rispetto a scelte del Governo centrale che danneggiano il lavoro degli amministratori locali. Il voto dell’Assemblea ha dimostrato che si può andare oltre le logiche di appartenenza politica.