Giorgia Meloni, stiamo arrivando

“Il messaggio è chiaro: Giorgia Meloni stiamo arrivando”. 

La segretaria Elly Schlein apre la conferenza stampa all’indomani del voto europeo rivolgendosi alla Presidente del Consiglio. “Il PD è il partito cresciuto di più dalle politiche, 10 punti dai sondaggi dall’inizio dello scorso anno, 2 in più dalle europee del 2019, 7 punti in più al sud rispetto alle europee. La distanza da FdI si è assottigliata, da 2 milioni a un milione di voti”, ricorda. 

“In Europa il nostro obiettivo era fermare le destre e l’abbiamo raggiunto, – sottolinea – non c’è la possibilità di una maggioranza senza il gruppo dei socialisti: noi saremo la delegazione più ampia insieme a quella spagnola è una grande responsabilità per noi. Ringrazio le elettrici e gli elettori, chi ci ha confermato fiducia, chi è tornato e chi ci ha dato fiducia per la prima volta. Ringrazio i candidati, i militanti, i dirigenti, gli amministratori. È stato un grande lavoro di squadra. Un PD che torna nelle piazze, tra la gente, sui luoghi di lavori e di cura. Un risultato straordinario, un lavoro collettivo che ha premiato il PD. 

“Oggi è una bella giornata. Siamo fortemente determinati ad andare avanti in questa direzione, questo risultato è il segno che la nuova strada e il nuovo corso intrapreso dal PD sta riavvicinando moltissimi elettori e ne sta convincendo di nuovi. Il PD è più vivo che mai, e l’alternativa alla destra è più credibile”. 

“Il nostro lavoro è organizzare la speranza”, riprende Schlein citando Tina Anselmi. “Quando sono arrivata i rapporti di forza erano altri, oggi siamo per distacco la prima forza di opposizione, per questo sentiamo la responsabilità della costruzione dell’alternativa. Continueremo a lavorare testardamente unitari perché sanità pubblica, scuola, lavoro dignitoso, diritti, sono tutti temi su cui con le altre forze alternative alle destre si possono creare ampie convergenze che costituiscano la base di un programma alternativo. Il tempo dei veti è finito, non ne abbiamo fatti ma non vogliamo subirli. Noi vogliamo riunire le opposizioni non per una battaglia contro, ma per una battaglia per”. 

Conclude: “Ringrazio quel 25% di giovani fuori sede che ha scelto di darci fiducia: siamo il primo partito al sud, segno che il governo sull’autonomia differenziata si deve fermare perché spacca in due il Paese. Il dato sull’astensionismo deve far riflettere tutte le istituzioni: le persone vanno convinte che il loro voto può fare la differenza. Ha pagato la nettezza della nostra posizione contro l’autonomia differenziata e il disegno secessionista della Lega. Noi ci siamo presentati con un programma che parla molto della questione meridionale. Dal contrasto della precarietà alla questione del contrasto alla povertà, visto che questo governo ha smantellato l’unico strumento di contrasto alla povertà”.

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