Il nulla di Regione sulle politiche ambientali

“Niente è cambiato”. Era l’apertura di qualche giorno fa del  che, con tre semplici parole, ha riassunto perfettamente lo sforzo di Regione Lombardia per la prevenzione e la tutela del territorio: nullo. 

Tutti ricordano ciò che è accaduto appena un anno fa, ma da tempo si parla del mancato impegno della destra per i lombardi. Era il 2010 quando le esondazioni a Milano misero a nudo la drammatica fragilità del nostro territorio. Regione Lombardia, consapevole della gravità della situazione, commissionò nel 2011 uno studio di fattibilità ad AIPO, l'Agenzia Interregionale per il Po. 

Lo studio, chiaro e inequivocabile, indicava la realizzazione di vasche di laminazione come soluzione indispensabile per la gestione dei flussi d'acqua del Seveso. Un'esigenza impellente, sottolineata nero su bianco, che avrebbe dovuto tradursi in azioni concrete. Ma la destra, incurante della sicurezza dei lombardi, ha preferito la via dell'immobilismo. 

Sono passati tredici anni. I progetti per Paderno Dugnano e Lentate sul Seveso giacciono sepolti sotto una coltre di indifferenza, mentre le vasche di Senago, non ancora finite, solo ora si avvicinano al completamento. Incompetenza o malafede? Qualunque sia la risposta, una cosa è certa: la destra in regione ha fallito. Ha fallito nel suo dovere di tutelare le persone e di garantire la sicurezza del territorio. 

Alla luce dei cambiamenti climatici che hanno portato ai disastri dello scorso anno e di questi giorni, le promesse non servono più a nulla. La Giunta Fontana deve passare ai fatti e impegnarsi concretamente per la realizzazione delle vasche di laminazione. Nessun compromesso sulla sicurezza di lombarde e lombardi. 

E la destra ci faccia il piacere di smetterla di attaccare il prezioso lavoro dei sindaci sempre più abbandonati del Governo e, ora, anche dalla Regione.

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