Poche risorse e tanta confusione

Abbiamo aspettato per anni che Regione Lombardia aumentasse le risorse per i servizi sociosanitari, mentre aumentava il bisogno da parte delle famiglie lombarde che sono costrette ad attendere mesi o addirittura anni per un posto in RSA o in altre strutture, con rette spesso insostenibili. 

Ora “Regione stanzia meno della metà dei soldi necessari a coprire i costi sanitari, che scorrettamente continua a far pagare alle famiglie”, come denunciato dai nostri Consiglieri Carlo Borghetti Consigliere Regionale e Davide Casati. 

E la beffa più grande è che chi ha problemi cognitivi o dell’alimentazione continuerà a pagare la stessa retta che paga già solo se è superiore alla media, mentre per tutti gli altri il costo potrà aumentare senza limiti, mentre la Regione continua a dare gli stessi contributi a tutti i gestori indipendentemente dalla qualità del servizio. Con queste regole folli una RSA potrebbe addirittura prendere più soldi pubblici e intanto diminuire il servizio ai propri ospiti e lo stipendio al proprio personale. 

Sembra assurdo e invece è proprio così e a farne le spese sono ancora una volta gli ospiti delle strutture e le famiglie. 

Occorre subito una revisione complessiva del sistema per mettere in correlazione qualità assistenziale, contributo regionale e rette: si tratta di semplice buon senso e per questo continueremo a batterci! 

Pierfrancesco Majorino

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