Il punto dopo l'ultimo Consiglio provinciale

Approdata sui banchi del Consiglio Provinciale la problematica legata al taglio delle corse del traporto pubblico locale che ha colpito in queste settimane diverse zone della Provincia. L’audizione del direttore dell’Agenzia TPL è stata l’occasione per segnalare alcune questioni specifiche. 

Siamo molto preoccupati per il quadro che ci è stato rappresentato: le modifiche al servizio programmato sono state effettuate non per motivi economici legate ai contratti ma per la crisi strutturale sul reperimento degli autisti, molte aziende sono sotto organico del 10%. Sul trasporto pubblico dovremmo poter pensare a progetti di innovazione e sviluppo, siamo invece in una condizione drammatica in cui si fatica a mantenere il servizio esistente. L’Agenzia TPL è in affanno, serve un serio rifinanziamento da parte di Regione Lombardia. 

È indispensabile inoltre un maggior coinvolgimento dei Comuni: abbiamo chiesto che si avvii una nuova fase di interlocuzione e confronto, anche attraverso la convocazione in Provincia dell’Assemblea dei sindaci. Questa condivisione è necessaria anche in vista della predisposizione della nuova gara e del nuovo programma di bacino, è importante capire la previsione di aumento del costo dei contratti di servizio con i nuovi affidamenti. 

Sono state approvate in Consiglio Provinciale le linee di indirizzo per la realizzazione di un modello di gestione in house di BEA s.p.a. società di cui la Provincia è ente socio. 

Si tratta di un passaggio atteso e condiviso che risponde alla volontà più volte espressa dai soci di perseguire una modalità gestionale che garantisca un diretto controllo sulla gestione dei servizi affidati e la valorizzazione dell’interesse pubblico sotto il profilo energetico e ambientale. 

Questo passaggio ha permesso di riprendere una riflessione di carattere più ampio sul disegno complessivo per il territorio brianzolo, con l’obiettivo generale che per noi rimane quello di arrivare ad un gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti. La politica brianzola deve tornare a riflettere in maniera condivisa sulla funzione delle società partecipate e su come possano essere un valore aggiunto rispetto alla dimensione di tutela dei beni comuni e al miglioramento dei servizi al cittadino, con una funzione sociale e attenta alla qualità del lavoro nell’ottica dell’innovazione. 

Per quanto riguarda la tratta D-Breve di Pedemontana, la Provincia ha avviato un percorso interlocutorio che coinvolge CAL, APL e i Comuni direttamente interessati dal progetto. Per il momento, i promotori di Pedemontana non hanno saputo portare un solo elemento di merito per rispondere alle argomentazioni presentate dai Comuni e dalla Provincia. Siamo intervenuti in Consiglio Provinciale per chiedere venga aperto un tavolo di confronto serrato sulle analisi trasportistiche: dati alla mano, la tratta D-Breve di Pedemontana non ha ragione di esistere e i suoi promotori hanno il dovere di rispondere con trasparenza nel merito. 

Brianza Rete Comune

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