I nodi vengono al pettine

I nodi vengono al pettine. 

A fine settembre la destra ha respinto la mozione che avevamo presentato come coalizione progressista per predisporre, in anticipo o a integrazione dei ristori regionali, un sostegno economico per i danni, alle abitazioni e alle proprietà, subiti dai singoli cittadini il 21 e il 24 luglio e segnalati tramite l’apposita modulistica la settimana seguente; di costituire un “fondo di solidarietà” a favore delle attività economiche del territorio brugherese colpite dai danni o dalle chiusure conseguenti; di prevedere nei prossimi bilanci un apposito “fondo di emergenza per i danni della crisi climatica”, attivabile in caso di nuovi fenomeni estremi, dedicato a famiglie, attività economiche, associazioni e altre realtà.

Lo ha fatto dicendo che in larga parte erano misure già previste.

Nei giorni scorsi non solo sono emerse delle problematiche riguardo ai ristori concessi alle attività colpite, totalmente inadeguati, ma è anche partita una nuova raccolta di segnalazioni da parte di Regione sui danni subiti ai privati per ottenere ristori, con termine il 4 dicembre.

Tutto questo significa che le promesse su un fondo a sostegno delle attività commerciali in fase di attivazione erano vuote e che i cittadini che hanno subito dei danni alle loro proprietà non vedranno un centesimo prima del 2024. 

Avevamo fatto una semplice richiesta: stare vicino alla nostra città, sforzarsi di fare il possibile per non lasciare nessuno indietro.
Per logiche di bottega hanno rifiutato questa proposta, andando contro l'interesse di molti nostri concittadini.

Noi continueremo a fare il nostro lavoro, nell'interesse comune. Noi non lasceremo indietro nessuno.

Damiano Chirico

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