Pedemontana, occorre davvero cambiare strada
In Provincia al lavoro su Pedemontana.
Non staremo fermi a guardare mentre APL e Regione Lombardia procedono ignorando le istanze dei cittadini e fregandosene completamente della volontà di un intero territorio.
L’avvio dell’iter di variante della Tratta D e del procedimento di esproprio fatto in pieno agosto è un insulto ed è una prova del cinismo e dell’arroganza con cui si sta portando avanti questa azione: si procede proprio nel momento in cui l’attenzione dei cittadini è attenuata dalle ferie estive e la capacità operativa dei Comuni è ridimensionata, creando così maggiori difficoltà nella fase di presentazione di osservazioni e pareri.
La tratta D Breve è inutile. Lo dice lo studio di traffico che Provincia ha fatto fare al Centro PIM. L’intervento non regge da un punto di vista finanziario: l’insostenibilità economica dell’opera è stata certificata dalla Corte dei Conti. E il danno ambientale è evidente: la tratta D Breve andrà a devastare totalmente l’area agricola del Parco PANE, un’area di pregio ambientale e paesaggistico che i Comuni hanno saggiamente preservato e tutelato in questi anni e che ora verrà distrutta.
L’impatto della tratta D Breve è devastante: 350.000 mq di suolo consumato, pari a circa 50 campi da calcio. Lo svincolo con l’A4 e TEEM sul Comune di Agrate sarà grosso tanto quanto l’intera frazione di Omate.
Per anni ci hanno raccontato che quest’opera dovesse concorrere al collegamento autostradale est-ovest. Oggi questo collegamento est-ovest viene archiviato e sostituito da una versione monca, inutile e dannosa. Si continuano a versare su Pedemontana milioni e milioni di soldi pubblici, senza chiedersi seriamente cosa serva al territorio e quali interventi possano realmente rispondere alle esigenze dei cittadini e al loro diritto alla mobilità.
Occorre davvero cambiare strada. E cominciare a investire su infrastrutture sostenibili.
Vincenzo Di Paolo, Capogruppo di Brianza Rete Comune