Lombardia, una sanità a pagamento

Gravissima la denuncia sui meccanismi di alcuni ambulatori medici privati, arrivata a inizio mese ai microfoni di Radio Popolare. Secondo un'operatrice del centro prenotazioni di una importante azienda sanitaria privata profit, ci sarebbero addirittura incentivi e premi per gli addetti che riescono a indirizzare verso la prenotazione a pagamento di visite ed esami chi chiama per averle attraverso il sistema sanitario nazionale. Un affare per gli operatori, un problema per i cittadini che devono scegliere tra pagare o aspettare. 

La notizia è stata ripresa da Medicina Democratica e dal Consigliere Regionale PD Samuele Astuti che porta l'attenzione sul problema delle liste d'attesa in sanità e della incapacità di Fontana e dei suoi Assessori al welfare, Gallera, Moratti e Bertolaso, di controllare che gli operatori sanitari privati convenzionati con la Regione si comportino correttamente. 

In discussione c’è la salute delle persone, che viene messa a rischio dalla lunghezza delle liste di attesa. La denuncia dell'operatrice del centro di prenotazione è molto grave perché, se confermata, significherebbe che ci sono operatori che usano la convenzione con il servizio sanitario regionale come esca per avvicinare clienti al privato. Ufficio vendite anziché ufficio di prenotazioni. 

Basta, con Pierfrancesco Majorino e con il PD al governo della Regione queste cose non succederanno più!

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