Box per autovelox: i criteri con cui vengono posizionati

Negli ultimi mesi sono stati istallati 11 box arancioni per autovelox lungo tutto il territorio comunale. Al di là delle singole scelte puntuali, spesso motivate da una serie di fattori che non sempre è possibile rendere pubblici, ci sono precisi criteri secondo i quali posizionare questi box che forse spiegano alcune scelte che, a prima vista, parrebbero poco logiche. 

Ad esempio, è necessario che i box arancioni siano posizionati dove non possono parcheggiare le auto. Dunque, la scelta è tra un tratto di strada in cui c’è già il divieto di sosta e di fermata, oppure un tratto favorevole nel quale eliminare i posteggi, istituendo divieto di sosta e di fermata. Così che, quando la pattuglia posiziona l’autovelox, possa procedere alla rimozione delle auto in divieto di sosta che eventualmente facessero da ostacolo alla visuale. 

Poi, è necessario che nei pressi del box arancione ci sia un parcheggio non troppo visibile dalla strada. Lo scopo dell’autovelox sarebbe infatti la deterrenza. E questa verrebbe meno, nel caso in cui gli automobilisti fossero in grado, già dalla distanza, di capire se ci sono o meno i vigili. Ma, al contempo, l’auto della Locale deve essere vicina e facilmente raggiungibile, per qualsiasi motivo di emergenza, che sia legato o meno all’attività di controllo della velocità. 

Infine, i box per autovelox arancioni brugheresi siano stati posti, salvo un paio di eccezioni, ai varchi d’ingresso alla città. Gli ultimi sono stati posizionati in via Adda e in via Aldo Moro. 

Al momento, l’unico attivo è quello di via Dei Mille, che è in funzione solo quando gli agenti di polizia vi inseriscono l’autovelox. 

Non è nota la data in cui entreranno in funzione anche gli altri: la difficoltà nelle forniture ha rallentato la consegna degli indispensabili cartelli segnalatori. Quando saranno tutti operativi, ne funzionerà comunque sempre uno per volta: soltanto quello che, in quel momento, conterrà la macchinetta autovelox.

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