L’Ucraina è già parte della nostra casa comune

I tre leader dei Paesi fondatori dell’UE sono a Kiev: l’Europa c’è e lavora per cercare una soluzione al conflitto. Un bel segnale del rafforzamento del protagonismo europeo per il raggiungimento del cessate il fuoco e per l’apertura di negoziati che possano finalmente portare ad una soluzione.” 

Simona Malpezzi, Capogruppo del Partito Democratico in Senato, commenta così l’incontro tra Draghi, Macron e Scholz a Kiev. E aggiunge: In un momento in cui ad essere in pericolo non sono solo la libertà e la democrazia del popolo ucraino, ma anche un’idea di mondo in un frangente storico in cui si decide il futuro dell’Europa, questo viaggio rappresenta un passaggio cruciale. Abbiamo il dovere di sostenere con spirito unitario e responsabilità l’azione del premier Draghi e del Governo che sta esercitando un ruolo da protagonista nel percorso storico che ridisegnerà il nostro futuro.” 

A lei si aggiunge Debora Serracchiani, Capogruppo PD alla Camera: Il parere positivo espresso dalla Commissione per concedere all’Ucraina lo stato di Paese candidato all’Unione europea è un fatto molto positivo e importante. Rappresenta un’altra fondamentale prova della vicinanza dell’Europa a un Paese martoriato dalla guerra di aggressione scatenata dalla Russia e la concreta attestazione della consapevolezza che l’Ucraina, che consideriamo già parte della nostra casa comune, sta lottando per quei valori di libertà, democrazia, rispetto della forza del diritto contro il diritto della forza, che sono il fondamento dell’Unione.” 

E conclude: “L’auspicio è che il prossimo Consiglio europeo deliberi in questo senso.”


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