Il ritorno alla normalità, pensando a chi non c'è più

Sono passati due anni da quella terribile fila di camion dell’esercito che usciva da Bergamo portando con se le salme dei deceduti di Covid. Madri, padri, figli scomparsi durante quei primi drammatici giorni a causa di un virus e una malattia che ancora non conoscevamo. Non dimenticheremo mai lo sconforto e la tragedia di quelle settimane.
Due anni dopo, grazie ai vaccini e l’impegno di tutti, iniziamo a vedere la fine dell’emergenza, insieme. Grazie alla forza che abbiamo saputo dimostrare ci siamo avviati ad una fase di convivenza con il virus e a una nuova normalità.

Sono infatti arrivate ieri le indicazioni dal Governo per condurci verso la fine dell'emergenza che ha segnato la nostra vita. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che definisce le misure urgenti per il superamento dell'emergenza, a partire dalla conferma della cessazione dello stato di emergenza, dichiarato a gennaio 2020, il prossimo 31 marzo.

Nel decreto si pone fine al sistema dei colori delle Regioni, si definiscono le modalità per il superamento graduale del Green Pass e per l'eliminazione delle quarantene precauzionali, si fissano inoltre le nuove regole sull'obbligo e utilizzo delle mascherine, sull'accesso ai luoghi di lavoro, sull'obbligo vaccinale e sulla gestione dei casi di positività nelle scuole.

Ha ancora più senso dunque dedicare questa giornata a loro: madri, padri, fratelli, sorelle, medici e infermieri. A chi non c’è più. A chi non è riuscito a vincere la battaglia contro il virus e ai tanti che l’hanno combattuta nelle corsie degli ospedali.

Post popolari in questo blog

Va bene così?

Per la Casa di Comunità e un poliambulatorio funzionante

TARI, i conti non tornano